(VIDEO) Ex ILVA Genova, protesta lavoratori: bruciati copertoni

Strada “Guido Rossa” bloccata in entrambe le direzioni dai lavoratori dell’ex Ilva di Genova. Impossibile uscire dal casello di Genova aeroporto e dirigersi verso il centro.

I manifestanti lasciano passare solo ambulanze e vetture dirette agli ospedali. Fumogeni, cori contro i vertici aziendali e anche un falò improvvisato con alcuni copertoni bruciati, proprio sotto la fabbrica di Cornigliano. Prosegue la protesta iniziata questa mattina con sciopero e assemblea, sfociati poi in corteo. “Vogliamo mandare un messaggio forte e chiaro al governo, che non può tirarsi fuori- spiega Armando Palombo, coordinatore della Rsu per la Fiom- il lavoratori non possono pagare quella che Giorgetti ha definito una dialettica tra i poteri dello Stato. Iniziamo questa protesta da Genova, oggi e domani, ci fermeremo per il patrono della città il 24 e venerdì, se il governo non si sarà fatto sentire, andremo in Prefettura. E non ci andremo con il cappello in mano, ma ci andremo con i caschetti. Qualcuno dai una regolata: governo svegliati”.

“Questa mattina i lavoratori dell’ex Ilva di Genova sono in sciopero. Dall’assemblea davanti ai cancelli dell’azienda è partito il corteo per le strade della città. Acciaierie d’Italia chiede di utilizzare la cassa integrazione ordinaria che è finalizzata alle crisi di mercato mentre la domanda di acciaio e il suo prezzo per tonnellata sono a livelli record. E’ un’anomalia di cui il Governo deve rispondere, anche perché riguarda un’azienda in cui ha il 50% di presenza nel Consiglio di amministrazione e una produzione strategica per il Paese. Non possono essere i lavoratori a continuare a pagare le responsabilità di Arcelor Mittal, lo scontro fra le diverse articolazioni e poteri dello Stato, i colpevoli ritardi negli investimenti industriali e per la sostenibilità ambientale delle produzioni. Basta rinvii, il Governo ha il dovere di porre termine a una situazione di incertezza insostenibile che dura ormai da anni, scaricando di fatto sui lavoratori gli effetti delle mancate scelte”. Lo dichiara in una nota Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil.

(Vid/Sid/ Dire)

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Redazione

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