(VIDEO) Vaccino, richiami autunnali e analisi varianti: Lombardia si prepara
La Lombardia si sta organizzando per gestire le prossime fasi dell’emergenza sanitaria. Le strategie sono diverse, alcune di breve periodo altre che guardano più al futuro. In primis, l’analisi delle varianti: l’assessorato al Welfare sta implementando il numero di laboratori dedicati al sequenziamento dei tamponi positivi.
“Ad oggi sono attivi 15 laboratori, altri 3 sono stati autorizzati e 12 sono in fase di autorizzazione”, annuncia la vicepresidente, Letizia Moratti, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia. L’obiettivo della Regione è arrivare a sequenziare “il 100% dei tamponi”: oggi si analizzano mediamente il 25% dei test. Per raggiungere questo traguardo verranno utilizzati impianti innovativi, come quello presente a Calcinate (in provincia di Bergamo), dove vengono sequenziati “2.500 tamponi al giorno”. Le varianti, nonostante la situazione sia sotto controllo, spaventano ed è per questo che la Regione vuole cercare di evitare che si diffondano troppo velocemente senza nessun tipo di controllo. Questa, però, è solo una parte della strategia adottata dall’Unità di crisi lombarda. All’analisi dei tamponi si affiancherà- sempre nel breve periodo- il nuovo modello organizzativo per gestire i richiami autunnali (e continuare a garantire, quindi, una copertura vaccinale adeguata). Le somministrazioni non verranno più effettuate nei centri massivi, si utilizzeranno soprattutto medici di base, farmacie, aziende e hub di piccole dimensioni. La Regione attende indicazioni da Roma, anche per capire quando eventualmente bisognerà fare la terza dose. “Siamo in attesa di sapere dal governo se e quando procedere con i richiami vaccinali e, nel frattempo, gli scienziati dovranno dirci a quale periodo corrisponde la durata della copertura vaccinale”, precisa Moratti. C’è poi il tema del tamponi salivari, strumento che la Regione vuole utilizzare per tenere sotto controllo la diffusione del contagio al rientro dalle vacanze scolastiche. La giunta sta pensando, infatti, di estendere la sperimentazione dei test lecca-lecca anche “per la ripartenza dell’anno scolastico”. L’obiettivo di medio e lungo periodo rimane, invece, la creazione di un centro lombardo che lavori sulle malattie infettive.
(Iaz/ Dire)