Violenze carcere SMCV, giornale casertano pubblica foto agenti indagati: la rabbia del Sinappe
“La sofferenza e lo sgomento per un corpo intero, quello della Polizia Penitenziaria, non ha fine anzi, alimentato da una nuova mattanza mediatica nella quale, oltre ai nomi ed alle generalità di tutti gli indagati sbattuti nelle prime pagine di quotidiani e testate tv, ora si viene a sapere che un quotidiano locale cartaceo di Caserta si accaparra l’esclusiva di riportare in prima pagina le foto dei tesserini personali di riconoscimento di trentasei tra colleghi dei vari ruoli nonché del Provveditore della Campania: non si era mai visto uno scempio del genere!”. Così, in una nota, la Segreteria Generale Si.N.A.P.Pe – Sindacato Nazionale Autonomo Polizia Penitenziaria pubblicando una lettera inviata al Ministro Marta Cartabia, al sottosegretario Sisto e al Capo del DAP – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
“Non solo questa Organizzazione ma tutti i colleghi e le colleghe, da nord a sud, sono indignati e sgomenti davanti a questa gogna mediatica che sembra aver già decretato colpevoli oltre ogni ragionevole dubbio, in barba dei principi costituzionali che governano questa Repubblica, primo fra tutti il principio di presunzione di innocenza sancito dall’art. 27 della Costituzione! E assurdo che tutti questi colleghi vengano trattati addirittura peggio di criminali riconosciuti come tali ma sempre dopo un regolare processo e con applicazione dei principi che governano un regime democratico. Non è concepibile che documentazione tale venga data in pasto all’opinione pubblica facendo scempio della tutela della privacy. Il diritto di cronaca è innegabile e va esercitato ma mai oltrepassando i limiti della sfera di diritti personalissimi e sensibili altrui. Chiediamo per questo che le SS.LL. abbiano a sensibilizzare l’opinione pubblica dando quantomeno un segnale di distanza da tali tipi di informazione di impatto, che fanno dello scalpore il loro elemento distintivo. Auspicabile sarebbe un momento di confronto fra codeste Autorità e le parti sociali onde definire piani di azione anche relativi ai limiti e alle modalità di comunicazione“.
Anche il Garante nazionale delle persone private della libertà ritiene “inaccettabile l’esposizione cui sono state sottoposte le persone sotto indagine per le presunte violenze nell’Istituto di Santa Maria Capua Vetere, con la pubblicazione in prima pagina delle fotografie di decine di loro all’indomani della disposizione delle misure cautelari. Una esibizione – si legge nel comunicato stampa – che nulla aggiunge all’informazione sull’indagine in corso e che rischia di esacerbare il clima negli Istituti, alimentando tensioni e mettendo oltretutto a rischio di ritorsione coloro che operano quotidianamente in carcere. Il Garante nazionale segue con attenzione l’indagine sin dai suoi primi sviluppi, nella convinzione della necessità di perseguire chi offende con i propri comportamenti la divisa che indossa. Ed è certo che i media sapranno raccontare la vicenda, offrendo una informazione completa e rispettosa di tutti, anche di chi è oggetto di indagine da parte delle Procure”.