Whirlpool, azienda conferma: licenziamenti a Napoli dal 1 luglio
La Whirlpool conferma che dal 1 luglio avvierà la procedura di licenziamento collettivo. Questo quanto emerge al tavolo in video conferenza al Mise. Secondo quanto si apprende la multinazionale si è detta “pronta a supportare il processo di reindustrializzazione sostenendo eventuale acquirente. L’avvio della procedura non significa- ha specificato- che i lavoratori saranno licenziati, perchè la procedura scadrà tra circa 70 giorni in attesa di trovare un accordo tra le parti. Quindi fino a metà settembre lavoratori coperti interamente da Whirlpool senza accesso a nessuno ammortizzatore sociale”.
“Noi siamo al tavolo e non rifiuteremo un confronto per trovare soluzioni al rilancio del gruppo. Per noi però a differenza dell’azienda il confronto finisce nel momento in cui azienda avvia procedura di licenziamento”. Così la segretaria nazionale Fiom Barbara Tibaldi al tavolo Whirlpool. “Non è rispettoso per i lavoratori né per il governo- continua- continuare un confronto con una pistola puntata alla tempia. L’apertura della procedura è una linea spartiacque, superata la quale consideriamo finito il confronto. E gli altri stabilimenti Whirlpool, tutti, non lasceranno sola Napoli. Chiediamo- aggiunge la sindacalista- di confermare l’impegno nel nostro paese, ritenuto strategico e per noi Napoli fa parte di questo Paese! Auspichiamo anche che ci siano provvedimenti da parte del governo che portino a soluzioni i tavoli di crisi, ma se azienda vuole davvero continuare confronto deve ritirare la procedura di licenziamento e governo deve garantire la legittimità di questo tavolo bloccando comportamenti irrispettosi e scorretti”. Insomma “Il governo deve sapere che se non proroga il blocco dei licenziamenti le crisi si risolveranno così, altro che virtuosismi. Diamoci un piano di lavoro, un ritmo ed un percorso con l’impegno di non chiuderlo drasticamente come sta facendo l’azienda”, è l’appello
“L’azienda ha l’obbiettivo di chiudere e disfarsi della attività a Napoli, il gruppo in questa fase ha aumentato le vendite, è una logica inaccettabile da una multinazionale che ha ricevuto dei finanziamenti”. Lo dice il leader della Cgil, Maurizio Landini, ospite di La7, commentando la conferma dell’avvio della procedura di licenziamenti.
(Tar/ Dire)