118, Ficco: “servizio da rifondare”
“Esprimiamo la nostra solidarietà agli operatori del 118 aggrediti a via Salvator Rosa e al Cardarelli di Napoli ma torniamo anche e soprattutto a denunciare, perché questi vili episodi di violenza non si ripetano mai più, lo stato di assoluto disfacimento di un servizio ridotto oramai allo stremo. Le istituzioni riflettano a fondo sul perché delle aggressioni, sul perché i medici convenzionati abbandonano il servizio e sui gravissimi rischi nei quali si incorre allorché le ambulanze viaggiano, come sta accadendo sempre più spesso, senza personale medico a bordo”. Così il presidente nazionale del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria-118, Paolo Ficco, per il quale “il servizio di emergenza territoriale-118 va rifondato daccapo”.
“Il governo – sottolinea Ficco – dia seguito all’Ordine del Giorno dell’onorevole Antonio Pentangelo, che ringraziamo per questa battaglia sulla tutela dei diritti dei medici convenzionati, e raccolga l’opportuno appello di tutte quelle forze politiche che andando al di là degli interessi di qualche sigla sindacale e guardando esclusivamente all’interesse del servizio e quindi ai diritti dei cittadini, ne chiedono il passaggio alla dipendenza”.
Per il presidente del Saues “mai come in questo momento di così buio per le conseguenze del Covid-19 servono norme ad hoc per garantire il futuro del servizio e di questi preziosi professionisti riconoscendo loro il ruolo che, dopo anni e anni di generosa e durissima esperienza sul campo, gli spetta”.