118 a Napoli, postazioni soppresse e servizio di emergenza a rischio

“È sempre più grave la situazione che sta attraversando il servizio di 118 a Napoli. Alla cronica carenza organizzativa, resa ancor più drammatica dall’emergenza pandemica, con una richiesta sempre più pressante di turni aggiuntivi e un aumento dei casi di aggressione a danno degli operatori, si sono aggiunti ulteriori elementi di criticità. Su tutte, le dimissioni volontarie nei mesi scorsi di decine di medici che hanno optato per altri incarichi, per le difficili condizioni di lavoro aggravate dal paventato taglio delle indennità di rischio, che siamo riusciti a scongiurare con un emendamento a firma M5S al decreto Sostegni. A un organico già ridosso all’osso, si aggiungerebbe, stando a diverse segnalazioni, il mancato rispetto della convenzione da parte della Croce Rossa, che sempre più spesso utilizzerebbe ambulanze sprovviste dell’infermiere professionista, rendendo di fatto inutilizzabile il mezzo di soccorso. A fronte di un tale scenario, il direttore responsabile del 118 di Napoli si è visto costretto a sopprimere postazioni per carenza di personale sanitario, preannunciando il rischio di non essere più in grado di garantire prestazioni essenziali in emergenza”. Lo denuncia, tramite nota stampa, la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino, che sulla vicenda ha scritto una nota indirizzata al prefetto di Napoli, al presidente della giunta regionale, al sindaco di Napoli, alla direzione generale Tutela della salute e al direttore generale della Asl Napoli 1 Centro, nella quale chiede “di rinvenire con l’urgenza del caso soluzioni celeri ed efficaci a ripristinare condizioni organizzative efficaci a garantire i livelli  assistenziali essenziali”.

Redazione

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