Aversa. Movida, Romano a Sagliocco: “contingentare licenze somministrazione alimenti e bevande”

“Nonostante siano trascorsi ormai un mese, attendiamo ancora risposte in merito alla possibilità di contingentare le licenze di somministrazione di alimenti e bevande per permettere la risoluzione del problema movida e di una invasione incontrollata di attività di genere nel centro storico e sulla strada principale della città di Aversa, via Roma, nota a tutti come la strada dello shopping”. Così, in una nota, il consigliere comunale M5S Roberto Romano che have a inviato lo scorso 20 giugno una richiesta all’assessore Sagliocco e al sindaco Golia.

Ecco il testo della richiesta:

Con la presente nota, il sottoscritto consigliere comunale di Aversa Roberto Romano del gruppo consiliare M5S,
-premesso che una recente indagine di Confcommercio ha evidenziato che negli ultimi dieci anni nelle città italiane sono diminuiti i negozi al dettaglio, con eccezione dei bar/ristoranti ed in generale degli esercizi commerciali destinati alla somministrazione di alimenti e bevande ed alimenti.
-tale tendenza interessa anche Aversa, sia nel centro storico che all’esterno di essa.
-è interesse generale rafforzare le economie urbane e contrastare la desertificazione commerciale nei centri storici,
-occorre pianificare i progetti di rigenerazione urbana innovativa per generare maggiori relazioni di prossimità fra negozi di vicinato, persone, spazi fisici, economie locali tanto nei centri storici che nelle periferie, all’insegna della salvaguardia della viabilità delle città,
-un nuovo rapporto fra cultura e turismo può generare nuove filiere produttive in grado di creare opportunità, occupazione, innovazione sociale, maggiore sicurezza, miglioramento dell’accessibilità a basso impatto ambientale, sviluppo dell’economia circolare, rispetto del consumo di suolo zero.
-le Amministrazioni Comunali possono svolgere un ruolo importante, sia sotto il profilo normativo che di animazione sociale ed economica,
-appare quindi necessario riflettere sulle tendenze in atto nella distribuzione commerciale, in modo da contenere nuove aperture in zone già sovraffollate ed incentivarle,
-l’art. 64 d. Lgs. 26/3/2010 n. 59, attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, dopo avere indicato al primo comma che l’apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione di cui alla legge 25/8/1991 n. 287, è soggetta ad autorizzazione rilasciata dal comune competente per territorio, fa presente al terzo comma che, al fine di assicurare un corretto sviluppo del settore, i comuni, limitatamente alle zone del territorio da sottoporre a tutela, adottano provvedimenti di programmazione delle aperture degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, fermo restando l’esigenza di garantire sia l’interesse della collettività inteso come fruizione di un servizio adeguato sia quello dell’ imprenditore al libero esercizio dell’attività. Il terzo comma del detto art. 64 specifica altresi che tale programmazione può prevedere sulla base di parametri oggettivi e indici di qualità del servizio, divietio limitazioni all’apertura di nuove strutture limitatamente ai casi in cui ragioni non altrimenti risolvibili di sostenibilità ambientale, sociale e di viabilità, rendano impossibile consentire ulteriori flussi di pubblico nella zona senza incidere in modo gravemente negativo sui meccanismi di controllo in particolare per il consumo di alcolici e senza ledere il diritto dei residenti alla vivibilità del territorio e alla normale mobilità.

Per quanto sopra esposto SI CHIEDE , al sig. Sindaco, e all’Assessore competente, la possibilità di prendere in considerazione un contigentamento delle licenze per le attività commerciali di somministrazione di alimenti e bevande su tutto il territorio aversano, in modo da tutelare i commercianti che lavorano in tale ambito e la sicurezza dei cittadini che usufruiscono di detti servizi e che vivono nelle zone ove insistono tali esercizi.

SI CHIEDE, inoltre, la possibilità di valutare l’attuazione di una zona Franca Urbana (ZFU) o comunque a tassazione agevolata, in cui far rientrare tutte quelle attività che, a differenza degli esercizi alimentari, a causa di questo lungo periodo di lockdown dovuto alla nota pandemia da Covid19, hanno visto i propri profitti quasi praticamente azzerati. Tale Zona, anche se attuata temporaneamente, darebbe una miglio possibilità di ripresa a quelle piccole e medie imprese presenti sul territorio.

Il consigliere comunale Roberto Romano
gruppo M5S Aversa

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