Cantiere Servizi Ambientali, Uniti per Cesa: “si rispettino la legge regionale e le maestranze”

“A due settimane dal nostro comunicato (l’ennesimo), non è cambiato praticamente nulla. La raccolta differenziata con il nuovo calendario non decolla e continua ad esserci tanta confusione tra i cittadini. Pochi hanno ricevuto i tanto attesi bidoni e le brochure informative. Il lavaggio delle strade è solo una bella frase scritta su un foglio del “capitolato speciale” e lo spazzamento meccanico delle strade non avviene mai con regolarità e puntualità. A tutto ciò si aggiunge la difficile condizione in cui si trovano ad operare le maestranze in servizio presso il Cantiere Servizi Ambientali di Cesa. Anche questo mese stanno sudando freddo per ottenere il meritato stipendio”. Così, in una nota il gruppo consiliare Uniti per Cesa formato dai consiglieri comunali Ernesto Ferrante, Amelia Bortone, Carmine Alma e Paola Verde.

“Un diritto sacrosanto ridotto ad elemosina, con le ormai solite promesse di puntualità e di rispetto delle scadenze, che ne offende la dignità prima come uomini e poi come lavoratori. Sulla qualità del servizio offerto, per il quale i cittadini pagano profumatamente, incidono anche le carenze di organico, che potrebbero essere colmate in maniera ottimale, rispettando semplicemente la normativa vigente. A Cesa, invece, si continua a non osservare la normativa introdotta dalla legge regionale della Campania n. 14/2016, che stabilisce l’obbligo per il soggetto affidatario (la Gpn srl) di utilizzare le unità di personale dei Consorzi di Bacino della Regione Campania e, al contempo, il divieto di procedere a nuove assunzioni per lo svolgimento del servizio dei rifiuti fino al completo reimpiego delle unità di personale dei Cub. I lavoratori addetti al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti dovrebbero essere dodici (12), così come prevede il capitolato d’appalto. Ma attualmente ne risultano nove. Le unità lavorative mancanti devono essere prese dal Consorzio Unico di Bacino. Il mancato rispetto della legge regionale n.14/2016 annota precise responsabilità di danno erariale, poiché la mancata assunzione del personale CUB farebbe venir meno i principi di efficienza, economicità e trasparenza. L’inosservanza degli articoli di Legge a tutela dei lavoratori CUB configura anche una mancata esecuzione del Contratto di Igiene Ambientale in essere al Comune di Cesa, con conseguenze che potrebbero essere molto pesanti”.

Redazione

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