Carcere SMCV, Bruno: “Eppure a teatro detenuti e agenti si abbracciavano”
“Le immagini delle violenze sui detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere mi hanno lasciato sgomento”. Così, in una nota, Raffaele Bruno, deputato M5S e fondatore del collettivo ‘Gli Ultimi Saranno’, da tempo impegnato nella promozione di attività artistiche e teatrali all’interno dei penitenziari.
“Eppure – aggiunge – solo pochi giorni fa, proprio nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere sono stato invitato a uno spettacolo teatrale, a cura di Antonio Turco, allestito nella sezione femminile. Ebbene, prima della messa in scena, ho avuto il privilegio di assistere a un commovente gesto collettivo: agenti, operatori e donne detenute si sono disposti in cerchio per darsi forza e motivarsi a vicenda. Si è trattato di un episodio di luce, un istinto naturale all’avvicinamento, un rifiuto dei conflitti e delle fazioni. Un ‘abbraccio’ che testimonia come il teatro rappresenti un mezzo fondamentale per realizzare quella reciproca comprensione che è premessa per il superamento di ogni conflitto”.
“La mia proposta di legge ‘Teatroinognicarcere’ – prosegue Bruno -, in attesa di calendarizzazione, prevede l’istituzionalizzazione in ogni penitenziario di un laboratorio teatrale da utilizzare sia come strumento trattamentale nel percorso di riabilitazione dei detenuti sia come esperienza per ridurre le distanze tra le persone che nelle carceri sono divise dai ruoli ma che, in fondo, devono muoversi nella stessa direzione”.
“Torneremo a Santa Maria Capua Vetere il 26 luglio con uno spettacolo de ‘Gli Ultimi Saranno’ e sono orgoglioso e onorato di avere questa possibilità. Offrire bellezza e arte invece di odio e violenza non è soltanto auspicabile: è possibile” conclude.
(Com/Rai/ Dire)