Comunali Casaluce, Comella scende in campo

“Ho sempre lottato caparbiamente, utilizzando ogni mezzo possibile, e senza peli sulla lingua perché le coscienze pulite e, soprattutto, i giovani di questo paese si svegliassero dal triste sonno civico in cui sembravano tristemente caduti e cominciassero a protestare per i propri diritti. Ho sempre cercato di dare il buon esempio, mettendomi in prima linea, rimboccandomi le maniche ogni volta che ce n’è stato bisogno per arginare in qualche modo il disagio giovanile di questa terra amaramente depredata di ogni slancio culturale e di ogni sorta di impegno civico. Non c’è stato un solo istante in cui abbia gettato la spugna o mi sia arreso di fronte ai tanti, a volte troppi ostacoli, che si frapponevano tra il sentire di lottare per il giusto e la dura e aspra realtà che mi si stagliava di fronte, come un gigante impossibile da combattere. Ed ho sempre trovato linfa vitale in quanti hanno condiviso con me la necessità di offrire un’alternativa socio-politico-culturale ad una realtà sempre più appiattita e annullata nella sua dignità. Oggi, però, la mia coscienza civica mi impone, per coerenza di vita e di pensiero, di testimoniare, ancora una volta, quello spirito folle ma innamorato di questa terra, accanto a un numeroso gruppo di giovani e concittadini liberi da ogni vincolo, che hanno deciso di scendere in campo per stravolgere questo paese una volta per tutte, dando vita a un nuovo comitato di cittadinanza attiva”. Così l’ex consigliere comunale Antonio Comella annuncia la sua discesa in campo per la tornata elettorale-comunale in autunno.

“Nel rispetto e in nome di questi valori, ho sempre dato la mia sacramentale parola d’onore (e per me non c’è più alto valore umano di rispettare e testimoniare con la propria vita ciò che si sbandiera con la voce e le parole) che non avrei per alcun motivo al mondo fatto mancare il mio appoggio a qualsiasi forma di protesta sana e legittima, nonchè a qualsiasi tentativo di rivoluzionare questa realtà, soprattutto se proveniente dai più giovani, uniche vere vittime di una situazione caduta loro addosso senza alcuna vera propria responsabilità. Sulla base di questi motivi due anni fa aderivo, sostenuto da un numeroso gruppo di giovani, alla formazione civica di Uniti per Cambiare, dando fiducia al prof. Cutillo e condividendo un orientamento politico cittadino che si proponeva di spezzare le logiche che per anni avevano sorretto le trame amministrative casalucesi. La mia partecipazione a quella formazione civica è sempre stata improntata alla condivisione di quanto stessi operando, in qualità di consigliere comunale di opposizione, con tutte quelle persone che mi avevano dato fiducia, mi avevano sostenuto e, dunque, andavano tenute coinvolte, quanto più possibile, nell’azione politica portata avanti, soprattutto nell’ottica di una futura crescita collettiva e di un crescente interessamento dei giovani alla costruzione politica del proprio territorio. L’improvvisa fine e caduta dell’amministrazione ha avuto un effetto deflagrante in paese, come dimostra la frastagliata situazione attuale. Ma cosa più importante, ha indotto tanti, tantissimi giovani ad elevare un grido di protesta sempre più forte, a esporsi finalmente in primo piano, senza mezzi termini, per dare il proprio contributo e cambiare una volta per tutte la realtà nella quale vivono, coinvolgendomi in un nuovo progetto di cittadinanza attiva, che si pone come obiettivo prioritario quello di entrare nelle coscienze civiche dei Casalucesi, proponendosi come una alternativa nuova e unica nel suo genere. Sottrarmi a questo spirito così “rivoluzionario” avrebbe significato snaturare me stesso e tutto il mio sistema valoriale, nonché smentire coi fatti tutti quei bei discorsi che da anni e anni porto avanti a livello associativo e personale. Tante sono state le “leggende metropolitane” che in questi mesi si sono susseguite in merito ai rapporti tra me e il prof. Cutillo e il gruppo di Uniti per cambiare. Tante menzogne sono state dette e continuano a circolare. Quanto è fervida, in tal senso, la fantasia dei soliti “bacchettisti” da marciapiede! Sono orgoglioso della scelta di petto e di coraggio compiuta due anni fa, sono fiero del lavoro svolto dall’intero gruppo di opposizione di UpC (sebbene, come accade in tutte le famiglie, non sono mancati confronti anche animati in merito alla linea da adottare) e sono contento di aver avuto la possibilità di condividere quel percorso con persone così speciali (tra cui non mancano amici fraterni che, ci tengo a precisare, tali rimarranno). Una nuova realtà portatrice di una ferma convinzione: un’altra Casaluce è possibile… …e, se è possibile, abbiamo il dovere di realizzarla, ciascuno col proprio contributo e ciascuno rispondendo in primis al proprio senso civico!”.

Redazione

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