Covid, De Luca: “pronto a prorogare uso obbligatorio mascherina. Green pass? Non ascoltare novax e pippe varie”

“Facciamo altre dieci ordinanze per rendere obbligatorie dieci mascherine, anche sulle orecchie”. Lo dice il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca rispondendo ai cronisti a margine dell’inaugurazione del nido aziendale del policlinico universitario Federico II di Napoli.

“Quando diciamo che chi si vaccina è immunizzato per il 92% al massimo, dobbiamo sapere che anche con la seconda dose – osserva il governatore – c’è un 10% che si contagia. Il vantaggio è che chi è immunizzato non va in terapia intensiva e non ha problemi seri, ma contagia a sua volta gli altri. Quindi l’uso della mascherina dev’essere obbligatorio sempre, anche quando si è vaccinati, per la tutela propria e degli altri. È davvero un martirio portare la mascherina? Certo è un piccolo fastidio ma in cambio abbiamo una grande protezione e un aiuto per tornare alla vita normale”.

“Benissimo il Green Pass”. Interpellato in merito alle proteste di sabato, il governatore De Luca spiega di non capire “qual è l’alternativa al Green Pass. Hanno fatto la manifestazione per chiedere cosa? Ricreazione per tutti, liberi tutti? Allora, siamo liberi, pronti a divertirci e poi a chiudere l’Italia. Non ascoltiamo le stupidaggini che ogni tanto arrivano da no vax, sotto vax e pippe varie. Avete visto le immagini dei locali notturni e delle discoteche? Anche quando si finge di avere ingressi controllati – aggiunge De Luca – poi, all’una o alle due di notte arrivano i ragazzi, si scatenano ed entrano centinaia di persone a fare quello che vogliono. Non va bene”.

SANITÀ. DE LUCA AI MEDICI: LAMENTAZIONI ZERO, IN CAMPANIA SI LAVORA

“Nessuna lamentela, in Campania è bandita la lamentazione -. Risponde così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ai cronisti che gli chiedevano delle segnalazioni dei vertici del 118 in merito alla mancanza di medici per le ambulanze -. C’è una difficoltà generale che riguarda il personale medico e in particolare in Campania, che ha il personale più ridotto d’Italia. Non c’è dubbio che c’è un problema di affaticamento o di turni, siamo alla vigilia di agosto. Il personale – ammette il governatore – è stremato dopo un anno e mezzo e dopo una corsa all’ultimo respiro per la campagna di vaccinazione. È chiaro che c’è bisogno di far respirare anche il personale. Questo determina qualche problema, ma lamentazioni zero. Qui si lavora”.

(Nac/ Dire)

Redazione

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