Covid, Lopalco: “prevedibile che delta diventi predominante. Somministrazioni a ragazzi senza paura”
“La variante delta, così come era prevedibile, è una variante che andrà a sostituire le varianti precedenti. Come già successo con la variante inglese che in poche settimane sostituì le varianti che erano fino a quel momento predominanti, anche questa diventerà predominante”. Lo ha detto Pier Luigi Lopalco, assessore regionale alla Sanità della Puglia, a margine del convegno organizzato dalla Asl di Bari e intitolato ‘Pandemie e varianti’ in corso nella Fiera del Levante di Bari.
Il monito dell’epidemiologo è “niente paura: è una variante che risponde bene al vaccino, chi è vaccinato con due dosi sicuramente anche in caso di infezione non va a finire in ospedale”. “Il messaggio principale è questo: dobbiamo fidarci del vaccino, dobbiamo vaccinarci, soprattutto se siamo avanti con l’età. Sbrighiamoci, chiediamo la vaccinazione niente dubbi – ha continuato -. Per il resto non dobbiamo farci prendere dal panico. Se il numero dei positivi salirà perché fino a ora anche quello che abbiamo anche osservato in altri Paesi è che anche a fronte di un aumento di casi positivi, comunque gli ospedali non si riempiono non c’è un ondata di ospedalizzazioni. Dobbiamo quindi essere fiduciosi nella vaccinazione e continuare a fare il nostro lavoro”.
“La vaccinazione è un atto d’amore: ecco quello che bisogna dire ai genitori titubanti. Bisogna vaccinare i propri figli perché vogliamo bene nostri figli – sottolinea Lopalco – evidenziando che “questo virus è un virus cattivo, lo abbiamo imparato e può far male anche ai bambini, ai ragazzini, ai giovani adulti. Quindi il vaccino è estremamente più sicuro che è un eventuale incontro col virus. Quindi vacciniamoci senza nessuna paura”.
“La scuola deve riprendere in presenza, dobbiamo davvero tenere alle spalle il brutto ricordo di questa pandemia. I nostri operatori scolastici hanno risposto benissimo alla vaccinazione sono quasi tutti vaccinati – ha ribadito – chi non è vaccinato sarà invitato nei prossimi giorni a vaccinarsi prima dell’inizio dell’anno scolastico. Quindi, davvero, per noi è un problema che non si pone. Nel momento in cui la copertura vaccinale è elevata, il virus rallenta, non dà più problemi, diventa un virus come un altro”.
“Io credo che l’utilizzo del green pass e la sua implementazione, sempre più capillare, debba servire principalmente come incentivo alla vaccinazione. Bisogna capire che il fatto di poter accedere a determinate situazioni, dallo stadio al teatro, fino a un bar o ristorante, tramite il green pass, non è una limitazione della libertà, ma è semplicemente una possibilità di non chiudere. La vaccinazione, quindi in automatico il green pass, per noi nelle prossime settimane significherà che grazie alle stesse non ci saranno chiusure”.
“Sicuramente i parametri andranno rivisti, perché è chiaro che la situazione epidemiologica attuale è completamente diversa da quella di mesi fa. Mesi fa a 100 infezioni sapevamo che corrispondevano x casi gravi e x casi di ospedalizzazione. Ora il panorama è completamente cambiato perché il rapporto tra casi di positività e ospedalizzazione è molto molto più basso, ecco perché si sta cercando di legare i famosi colori, che poi significa chiusura, a situazioni epidemiologiche che effettivamente siano più gravi. Perché un aumento di tamponi positivi, non significa necessariamente una ingravescenza della pandemia. Nelle prossime settimane assisteremo a un aumento dei casi di positività, quello è un trend in aumento chiarissimo. Del resto, per il fatto che sia tutto aperto, che i contatti sociali siano senza alcuna inibizione, questo virus corre più velocemente degli altri. É ovvio che soprattutto tra i giovani noi troveramo sempre più casi di tamponi positivi”.
(Adp/ Dire)