Discoteche, SILB Emilia-R.: “Ancora chiuse, pronti a ricorso”

“Siamo arrabbiati e delusi. Lasciare chiusi i locali da ballo è una decisione senza logica”. Tuona il presidente del Silb-Fipe dell’Emilia-Romagna, Gianni Indino, di fronte alla decisione di governo di escludere le discoteche dal green pass e dunque lasciandole ancora chiuse.

“Se i vaccini funzionano- taglia corto- devono poter consentire libertà di azione a chi è vaccinato, perché se il green pass va bene per eventi, per aerei, stadi e teatri, deve andare bene anche per i nostri locali”. Indino, dunque, si sente preso in giro da questi provvedimenti governativi: “Ancora una volta alla politica è mancato il coraggio, la forza e la volontà di prendersi le responsabilità dell’apertura dei locali da ballo, lasciando su di noi tutto il peso di questa crisi. Una decisione inaccettabile”. Per questo il sindacato valuta un ricorso al Tar o al Consiglio di Stato e ricorda che “siamo stati i primi a chiedere di aprire esclusivamente ai possessori di certificato, abbiamo condiviso protocolli e linee guida, siamo in grado di controllare e di essere controllati”. Invece si preferisce “legalizzare l’abusivismo”. D’altronde, prosegue, “siamo i capri espiatori dall’inizio, nonostante l’impennata dei contagi non possa essere di certo imputata ai nostri locali”.

Per quanto riguarda i ristori, si parla di una “cifra ingente, ma per le imprese del settore ormai in ginocchio in definitiva sarà la solita mancetta”. Così, conclude, “il comparto dell’intrattenimento notturno sparirà e con esso decine di migliaia di posti di lavoro, come evidentemente qualcuno auspica, ma nessuno dimenticherà le prese in giro a cui continuiamo ad essere sottoposti”.

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Redazione

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