Finito l’incubo giudiziario per Bolognesi: il maresciallo ora vuole tornare a guidare una stazione dei Carabinieri
Completamente riabilitato ora potra’ reindossare la divisa di carabiniere con i gradi di maresciallo. E’ finito l’incubo per Alfonso Bolognesi l’ex comandante della Stazione Carabinieri di Pinetamare di Castel Volturno arrestato con l’accusa di corruzione aggravata dall’art. 7, con la finalita’ di agevolare il clan dei Casalesi, difeso dall’avv. Raffaele Crisileo, che nei vari gradi di giudizio era stato condannato conplessivamente a quattro anni di reclusione.
Recentemente gia’ la prima sezione del tribunale sammaritano presidente Giovanni Caparco lo aveva assolto da un altro processo concernente dei reati di corruzione per degli omessi controlli al Bar Tropical posto sul litorale domitio che deteneva delle macchinette videopoker che secondo la pubblica accusa erano illecite. E’ stata quella sentenza completamente assolutoria ( in cui Bolognesi aveva addirittura rinunziato al beneficio della prescrizione ) che ha aperto la strada a quella del processo di revisione che si e’ svolto dinanzi alla Corte di Appello di Roma – 4 Sezione Penale in cui c’e’ stata una totale rivisitazione dell’istruttoria con la nuova escussione dei collaboratori di giustizia e che ha completamente stravolto, annullato e revocato tre gradi di giudizio e una condanna a quattro anni di carcere tre dei quali passati dal maresciallo ristretto presso il carcere militare di Santa Maria Capua Vetere e l’ultimo anno in affidamento in prova.
Ora il maresciallo Alfonso Bolognese, molto provato da una vicenda giudiziaria durata 13 anni, molto conosciuto nell’ hinterland casertano, intende andare fino in fondo chiedendo non solo il rentegro in servizio e il comando di una stazione carabinieri ma anche il risarcimento danni per l’ingiusta detenzione patita per ben 4 anni.