Pane fresco, Vaccaro: “una legge per la sua tutela che salvaguardi i consumatori”

“Sette miliardi di fatturato annui, oltre 400mila addetti distribuiti in 25mila imprese, molte delle quali a conduzione familiare che, se pur si registri un calo di consumi, sfornano mediamente 100 chili di prodotto al giorno. Per i numeri che produce, il pane fresco, rappresenta un patrimonio da salvaguardare e sostenere in Italia, per capacità produttiva, sostenibilità sociale e tradizione unica nel nostro Paese. Elemento immancabile sulla tavola degli italiani, oltre che tipico della dieta Mediterranea, alla luce delle differenziazioni che stanno caratterizzando di anno in anno l’industria della panificazione da diversi anni, si rende più che mai necessario disciplinarne la vendita attualizzando le vigenti normative, attese dal comparto da 14 anni, a tutela del consumatore e a salvaguardia di un settore che può solo continuare a crescere”. Lo dichiara il Senatore del MoVimento 5 Stelle Sergio Vaccaro, al margine della seduta della 10ma Commissione Industria, Commercio e Turismo di cui è capogruppo, dopo aver illustrato in qualità di relatore il testo del disegno di legge sulle Norme in materia di produzione e vendita del pane.

“Il lavoro iniziato qualche anno fa – sottolinea Vaccaro – va avanti con un nuovo testo. Sono state accolte le osservazioni dalle commissioni di competenza e dalle categorie ascoltate durante le varie audizioni. Tra i vari articoli, vi è l’introduzione del Made in Italy 100%, ovvero il prodotto realizzato in Italia fatto con materie prime di origine italiana; l’istituzione della Festa del Pane, quale momento per celebrare l’importanza di tale alimento nella cultura italiana e nella società in generale. Inoltre, in tema di semplificazioni, sono stati raggruppati ed inseriti diversi riferimenti normativi, già esistenti, in un unico testo – ha spiegato il senatore – con le nuove tecniche di lavorazione e l’attuale fabbisogno delle famiglie al pane tradizionale, cotto e mangiato in poche ore e composto da pochi e semplici ingredienti e da una lunga lievitazione, si è aggiunta una variegata offerta dello stesso prodotto, che richiede tempi di preparazione significativamente ridotti, oltre a ingredienti aggiuntivi, come i conservanti, per una più lunga resistenza all’invecchiamento. Per questo – conclude – oggi abbiamo il dovere di garantire il diritto dei consumatori a una corretta informazione, con una legge che introduca disposizioni in materia di produzione, di etichettatura e vendita, oltre che la valorizzazione e la tutela del pane fresco”.

Redazione

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