Recovery, Peluso: “40% risorse a Sud è prendere in giro meridionali”
“I dati del Rapporto Svimez evidenziano che il divario economico tra Centro-Nord e Sud, nel post pandemia, è destinato ad aggravarsi e confermano che occorre mettere il Sud al centro del progetto di sviluppo dell’Italia a cominciare col destinare almeno il 50% di tutte le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza al Mezzogiorno”. E’ quanto afferma la Vice Responsabile delle Politiche per il Mezzogiorno, Gabriella Peluso.
“Secondo Svimez, nel 2021-2022, il Centro-Nord recupererà “integralmente” il Pil perso nel 2020, arrivando ai livelli pre-crisi, mentre il Sud rimarrà indietro e, a fine 2022, avrà ancora da recuperare circa l’1,7% del Pil, che si somma ai 10 punti persi nella crisi 2008 e non ancora recuperati”– sottolinea la dirigente del partito guidato da Giorgia Meloni – , per la quale “ciò evidenzia che, nel Sud, occorre dare una forte spinta alle infrastrutture e agli investimenti, per far nascere nuove imprese e creare lavoro, la principale emergenza di questa fondamentale parte del territorio nazionale”.
“Destinare al Mezzogiorno solo il 40% delle risorse finalizzate a sviluppo e coesione significa voler prendere in giro i meridionali riportando nel Sud risorse che già, in origine, erano ad esso attribuite” – sottolinea Peluso – per la quale “occorre un totale cambio di mentalità e di passo sul Mezzogiorno, partendo dal presupposto, che è proprio della destra nazionale, che, se cresce il Sud, cresce l’Italia, ed una politica, rappresentata da Fratelli d’Italia, che punta sul Sud produttivo ed eccellente e non già sullo sterile e dannoso assistenzialismo”.