Rifiuti in Tunisia, Muscarà: “si rischia dramma occupazionale e ambientale dopo sentenza Consiglio di Stato”
“Ora che anche il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso della Sra, l’azienda per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti di Polla sarà costretta a riportare in Campania i 212 container di rifiuti inviati in Tunisia. In attesa che la questione venga definita anche dalla Corte Internazionale di Giustizia, siamo di fronte al rischio di doverci accollare un quantitativo di rifiuti speciali, per stoccarlo chissà dove in una terra già martoriata. Senza parlare delle conseguenze su una società che potrebbe non riuscire a sostenere i costi di un’operazione così gravosa, con ripercussioni inevitabili sui livelli occupazionali, tenuto conto che la Sra ha 160 dipendenti in servizio, per non contare l’indotto. Il tutto a causa dei sistematici mancati controlli della Regione sulla tipologia di rifiuti esportati all’estero”. Lo denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà.
“Mi aspetto a questo punto – prosegue Muscarà – che la Regione Campania e il Governo nazionale, che poco o nulla hanno fatto ad oggi per definire questa controversia con lo stato tunisino, decidano finalmente di intervenire a livello diplomatico, individuando punti di intesa ed evitando che al danno ambientale si aggiunga un’emergenza occupazionale e sociale”.