Sblocco licenziamenti, Confintesa: “metalmeccanici i più colpiti”
“Non prorogare il blocco dei licenziamenti è stata una scelta scellerata da parte del Governo. Le multinazionali, infatti, stante la congiuntura negativa a causa dell’emergenza sanitaria, ne approfitteranno per smantellare interi stabilimenti in Italia per delocalizzare la produzione all’estero, in Paesi dove la manodopera costa meno ed il carico fiscale è minore. Ciò significa, soprattutto per il Meridione, un rischio concreto di desertificazione, con disastrose ripercussioni in termini di occupazione”. Così, in una nota stampa, Giustino D’Uva, segretario generale di Confintesa Metalmeccanici.
“Nei prossimi mesi assisteremo ad una vera e propria emergenza sociale, ed i lavoratori metalmeccanici, che più di altri hanno lavorato continuativamente anche nei momenti di maggiore difficoltà, saranno i più colpiti. D’altra parte – conclude D’Uva – l’accordo siglato tra governo e parti sociali è una farsa, considerato che contiene una mera raccomandazione ad avvalersi degli ammortizzatori prima di licenziare; la quale trattasi di un’inutile ridondanza, visto che di norma il recesso è già l’estrema ratio, quando cioè la fruizione della CIG non è più possibile”.