Scuola. Vaccini, mascherine e distanziamento: così si riparte per evitare dad

“L’obiettivo prioritario è quello di realizzare le condizioni per assicurare la didattica in presenza a scuola”. Un obiettivo da realizzare ampliando la copertura vaccinale nelle scuole e mantenendo distanziamento, mascherine, igienizzazione degli ambienti e ingressi e uscite ordinati. Lo chiarisce il ministero dell’Istruzione in una nota inviata questa mattina ai dirigenti scolastici e agli uffici scolastici regionali per chiarire alcuni punti dell’ultimo parere del Comitato tecnico scientifico.

Nel documento arrivato oggi ai presidi, il ministero precisa che “l’emergenza pandemica non è conclusa, che la sua evoluzione è mutevole e che per il mondo della scuola resta fondamentale comprendere, condividere e declinare, per ciascun singolo contesto territoriale e scolastico, le indicazioni tecniche che progressivamente pervengono dalle autorità sanitarie”. Ma la priorità resta quella di garantire la didattica in presenza, ed “evitare per quanto possibile il ricorso alla didattica a distanza”.

Lo strumento principale è la vaccinazione del personale scolastico, in gran parte già immunizzato, ma in percentuale non ancora sufficiente. “Occorre il massimo sforzo della comunità scolastica per accrescere rapidamente detta percentuale, condizione prima per la ripartenza in sicurezza del prossimo anno scolastico- scrive il ministero nella nota- Analogamente vale per gli studenti dai 12 anni in su, la cui copertura vaccinale consentirebbe, oltre alla presenza in sicurezza a scuola, anche la possibilità di fruire di ulteriori opportunità educative e formative, limitate se non compromesse dalla pandemia”. Come si legge dal verbale del 12 luglio, il Cts aveva già ritenuto prioritaria la vaccinazione di tutto il personale scolastico, aggiungendo che andava fatto ogni sforzo per “raggiungere un’elevata copertura vaccinale in questa popolazione, sia promuovendo intense campagne informative, sia attraverso l’individuazione delle ulteriori misure, anche legislative, appropriate per garantire la più elevata soglia di soggetti vaccinati”.

Il distanziamento continuerà a costituire un’altra misura prioritaria di sicurezza. Ma se le scuole non saranno in grado di garantirlo, sarà necessaria l’adozione di altre misure, come l’obbligo di indossare mascherine chirurgiche nei locali chiusi, in particolare per le persone non vaccinate. Mascherina obbligatoria anche per gli operatori delle mense durante la somministrazione dei pasti, senza il ricorso, però, all’impiego di stoviglie monouso. “Permane lo scrupoloso rispetto delle ben note regole di distanziamento, pulizia degli ambienti, lavaggio delle mani, ordinati ingressi e uscite da scuola, astensione dalla frequenza di personale scolastico e studenti con sintomi febbrili o in quarantena, limitazione e controllo negli accessi di personale estraneo”, si legge ancora nella nota del ministero. Non saranno necessari, però, tracciamento e screening. “Rimangono confermate le ordinarie procedure di trattamento di sospetti casi positivi, da gestire sempre in collaborazione con le autorità sanitarie territorialmente competenti”. Il ministero, si legge ancora nel documento, emanerà a breve il ‘Documento di pianificazione delle attività didattiche, educative e formative in tutte le istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione (Piano scuola 2021/2022)’, finalizzato per quanto possibile alla ripresa in presenza.

(Adi/Dire)

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