Vaccino, effetto green pass: boom prenotazioni in FVG, Piemonte e Bologna
“Alle 11 di questa mattina i sistemi regionali hanno già registrato 2.728 prenotazioni. Si tratta di un dato importante, che è sicuramente influenzato dall’introduzione da parte del governo delle restrizioni per chi non ha il green pass”. Lo annunciano in una nota il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
Si tratta di un trend in crescita che proprio oggi ha raggiunto il picco, commentano, in quanto nella settimana “dal 5 all’11 luglio, sono state registrate mediamente 1.492 prenotazioni di vaccino al giorno; quella successiva, dal 12 al 18 luglio, la media è salita a 2.005; e questa settimana è già di 3.562”. Secondo Fedriga e Riccardi “questi numeri evidenziano una forte presenza di persone indecise sulla vaccinazione, le quali hanno, con tutta probabilità, scelto di prenotare per non essere soggette a limitazioni o restrizioni nella propria vita quotidiana. L’auspicio è quindi- concludono dalla Regione- che questo trend si confermi e che l’aumento del numero di vaccinati si rifletta anche sull’andamento dei contagi”.
“Ieri alle 18.00 le richieste di vaccinarsi erano 10.000, alle 20.00 erano raddoppiate”. Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio commenta l’effetto della norma sul Green Pass approvata ieri dal governo. Ora Cirio, che lunedì accompagnerà il generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario all’Emergenza Covid, nella sua visita in Piemonte, ha intenzione di chiedere al generale più dosi, “alla luce delle richieste successive all’approvazione del Green Pass: oggi ne facciamo 38-40.000 al giorno, potremmo arrivare a 60-70.000”, aggiunge Cirio.
Effetto Green Pass, ed effetto Mario Draghi, sulle prenotazioni del vaccini anti-Covid a Bologna e provincia. “Dalle prime ore di questa mattina abbiamo visto una rincorsa dei cittadini, o nei canali web o nelle farmacie, e alle 13 c’erano più di 3.400 prenotati, quando mediamente ce ne sono stati 3.000 al giorno ultimamente, secondo comunque un trend di crescita. Quindi, c’è sicuramente stata una spinta molto importante. Per coerenza quindi, immediatamente, abbiamo aperto nuove agende per oltre 15.400 posti, 15.448 posti in più da aggiungere”: 9.000 nei distretti, 6.422 in Fiera. I primi a prenotarsi potranno vaccinarsi già mercoledì. Lo annuncia il direttore generale dell’Ausl di bologna, Paolo Bordon, incontrando la stampa oggi pomeriggio insieme con il direttore del dipartimento di Sanità pubblica Paolo Pandolfi. E le dosi ci sono, assicura Bordon: “Grazie all’impegno della Regione, abbiamo avuto rassicurazioni sulle dosi disponibili e ce ne sono già state fornite, per procedere senza indugio. Da mercoledì, quindi, sarà possibile ottenere nuovi appuntamenti, che si sommano ovviamente a quelli già prenotati. Abbiamo avuto una buona adesione alla nostra campagna vaccinale e le nostre agende erano piene, quindi ora questo sblocco di ulteriori posti aiuta nel percorso di copertura della nostra comunità: l’obiettivo è raggiungere almeno il 70%, tendendo all’80%, da qui a tutto il mese di agosto”. Sulle ulteriori iniziative da assumere in questo quadro in tutta l’area metropolitana, aggiunge Bordon, “abbiamo un appuntamento la settimana prossima con la Conferenza sociosanitaria territoriale. Il sindaco Virginio Merola, in particolare, mi ha già fatto arrivare un messaggio con cui chiede la collaborazione per spingere molto sulle prenotazioni”.
“Siamo tutti allineati a livello istituzionale, quindi, insieme con la Regione e i Comuni, verso un unico obiettivo: usare questo mese che abbiamo di fronte per vaccinare il più possibile”. Tutto questo anche “perché, purtroppo, i casi di Covid stanno ripartendo e abbiamo un aumento significativo. Dobbiamo proteggere quindi la nostra comunità”, avvisa il direttore generale dell’Ausl. Da “pochissimi” casi alla settimana fino a fine giugno, infatti, si è arrivati a 253 la scorsa settimana e oggi i casi nuovi sono 76: “Ci aspettiamo in un paio di giorni di arrivare a 100 casi al giorno almeno, purtroppo. Era prevedibile, anche per effetto della variante Delta”, nota Bordon.
(Luv//Mil/Lud/ Dire)