(VIDEO) Comunali Milano, anche i Radicali per Sala

La lista ‘Milano Radicale’ è l’ottava compagine che sosterrà ufficialmente la campagna per la rielezione del sindaco meneghino Giuseppe Sala in autunno. A presentarla questa mattina in Piazza Cordusio c’erano l’assessore alla Partecipazione e Cittadinanza Attiva Lorenzo Lipparini, il consigliere regionale di +Europa-Radicali Michele Usuelli, alcuni attivisti del movimento e ovviamente il primo cittadino.

“Siamo arrivati a questa soluzione dopo un percorso un po’ tortuoso- spiega Sala- ma l’anima radicale in maniera indiscussa voleva e doveva stare con noi”. Una scelta sulla quale “non c’è nulla di improvvisato- prosegue il sindaco- ci sono già i 48 candidati. I radicali sono un marchio storico della politica italiana dalla lunga tradizione. In tempo non sospetti lo dissi già che in passato li ho anche votati”. Insomma, non era scontato che comunque i radicali presentassero una propria lista: “Fino a tre giorni fa non mi aspettavo che ci fossero. Poi ho ricevuto una settimana fa una visita di alcuni di loro con il segretario Massimiliano Iervolino- racconta Sala- mi hanno chiesto cosa avrei voluto e ho risposto che mi sarebbe piaciuto che ci fossero”.

All’inizio “li volevo con il loro simbolo- rivela ancora il primo cittadino- che riporta a tante pagine positive della nostra Repubblica. Spero che i tanti milanesi che sono indecisi e hanno difficoltà a sposare un partito si ricordino di quanta verità c’è nella storia dei radicali”. Quella dei radicali, “sarà una lista d’area- spiega Lipparini- noi siamo quelli dei diritti, della partecipazione e della cittadinanza attiva. Abbiamo temi ma soprattutto un metodo per portare avanti i nostri contenuti politici”. Come, per esempio, “l’iniziativa popolare o le proposte referendarie”, ma anche “l’attivazione dal basso dei temi della politica”, cosa che “faremo anche in queste comunali- aggiunge- portando all’attenzione di tutta la cittadinanza delle proposte di governo concrete”. Tipo “l’elezione diretta del sindaco della Città metropolitana”, ma anche “la cultura diffusa nei quartieri coordinata dalla figura di un sindaco della notte e le unità di strada e il presidio territoriale a controllo delle sostanze che girano”. Dunque, nei prossimi cinque anni, “vogliamo costruire un’alternativa e un’alternanza fatta dal basso- va avanti Lipparini- con una lista che mette insieme tante realtà con la cultura del radicalismo milanese particolarmente storica”. Unica ‘nota stonata’, se così realmente la si può definire, è il mancato apparentamento nella lista che riunisce i riformisti milanesi, sinergia che, quanto meno inizialmente, sembrava possibile e la conseguente scissione con +Europa.

“Il segretario sta facendo delle esplorazioni- commenta Lipparini- c’è un rapporto con loro ma al momento non so in che modalità la cosa prenderà forma”. In ogni caso “più che riformista, noi siamo una lista riformatrice, con proposte concrete”. Per Usuelli, “questa è una bella giornata per i milanesi”, perché “aumenta l’offerta politica- afferma- se ci pensate, oltre al Pd e ai Verdi, le altre sono tutte liste civiche”. E invece “io credo che ci sia bisogno anche dell’area liberale di centrosinistra”, e soprattutto “di un’opzione politica- conclude- in cui i cittadini possano riconoscersi”.

(Run/ Dire)

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Redazione

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