(VIDEO) Scuola, Agostiniani: “A settembre virus sarà tra giovani, necessario immunizzarli”

“La strada per avere un cambiamento vero dei comportamenti può essere solo quella della vaccinazione. Bisogna tener presente che quando i ragazzi riprenderanno la scuola saremo in una fase in cui una larga fetta della popolazione di età più avanzata sarà vaccinata, ma il virus continuerà a circolare e lo farà prevalentemente nelle categorie di persone più giovani. E’ una situazione che dovrà essere attentamente monitorata”. A sottolinearlo è Rino Agostiniani, tesoriere della Società italiana di pediatria (Sip) e direttore dell’area Pediatria e Neonatologia della Asl Toscana Centro, riflettendo su come potrà essere organizzato a settembre il ritorno tra i banchi.

“La situazione è ancora abbastanza incerta- dice il pediatra- perché tutta una serie di criticità che c’erano l’anno scorso continueranno ad esserci anche quest’anno”. In particolare Agostiani si riferisce ai problemi “relativi ai trasporti e alla caratterizzazione strutturale degli ambienti scolastici con la difficoltà di mantenimento della distanza tra uno studente e l’altro. Queste problematiche- dice- non sono state superate, quello che abbiamo in più quest’anno sono appunto le vaccinazioni”. Anche in quest’ambito però “come avviene per molti aspetti sanitari del nostro Paese, ci sono grosse differenze regionali- evidenzia il pediatra- Per le vaccinazioni dei ragazzi tra i 12 e i 15 anni ci sono modalità organizzative diverse, ad esempio in Toscana è previsto che si inizi dopo il 15 agosto”.

A questo si aggiunge il fatto che “una buona fetta di insegnanti ancora non ha completato il ciclo vaccinale”, ricorda il tesoriere Sip. Dunque “il rischio che si corre e di cui si sente parlare- dice Agostiniani- è che si pensi a percorsi diversi tra vaccinati e non vaccinati anche all’interno degli ambienti scolastici, sia per quanto riguarda l’utilizzo delle mascherine, che per il ricorso alla didattica a distanza. Situazioni che sicuramente creerebbero disagio, ma queste- precisa Agostiniani- sono decisioni di carattere politico”. Di certo, secondo il pediatra, “è importante far partire una campagna di informazione sulle vaccinazioni agli adolescenti che sia ben strutturata, perché la sensazione è che ci sia ancora una difficoltà nel far percepire alle famiglie l’opportunità di immunizzare i propri figli”.

E per i bambini al di sotto dei 12 anni? “E’ prevedibile che entro la fine dell’anno possa esserci un’autorizzazione degli organismi regolatori per quanto riguarda l’utilizzo dei vaccini a mrna messaggero anche per la fascia d’età 6 mesi – 12 anni. Al momento sono in corso gli studi”, conslude Agostiniani.

(Mab / Dire)

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