Hacker, UNARMA: “Italia si prepari: con pandemia +50% attacchi”
“Con la pandemia gli attacchi cyber sono cresciuti di oltre il 50% in tutto il mondo – per un valore di circa un trilione di dollari (Harvard Business Review). Solo nell’ultimo anno, le conseguenze finanziarie dei ransomware sono aumentate del 21%. Una pandemia da cui l’Italia non è rimasta immune, come dimostra anche il recente attacco alla piattaforma digitale della Regione Lazio” scrive in una nota Antonio Nicolosi, Segretario Generale del Sindacato dell’Arma dei Carabinieri UNARMA.
“Insieme, gli apparati di sicurezza nazionale stanno attrezzando il nostro Paese a quella che ha tutti i presupposti per essere la principale minaccia alla sicurezza pubblica su scala globale per i prossimi anni. Dall’istituzione” continua Nicolosi “nel 2015 del reparto di indagini telematiche per il contrasto al cybercrime dei colleghi carabinieri del Ros – proprio ai colleghi carabinieri (Nas), tra l’altro, va il merito nell’ultima operazione, condotta tra giugno e luglio, di aver portato all’oscuramento di ben 95 siti che vendevano illegalmente farmaci e cure per il Covid19 – all’operato dei reparti di intelligence e di polizia postale, e ancora dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale appena approvata dal governo di Mario Draghi agli sviluppi nella cooperazione europea contro i crimini informatici, il dispiegamento di forze che attraversa l’Europa a difesa delle infrastrutture strategiche statali e dei milioni di dati ivi contenuti, deve essere ultimato al più presto. Non possiamo permettere” conclude Nicolosi “che restino crepe scoperte nell’impalcatura della sicurezza pubblica o rischiamo, proprio come abbiamo visto in questi ultimi giorni, di lasciare il funzionamento delle strutture statali e la sicurezza dei cittadini in balia delle minacce dei più svariati nemici, a cominciare da quello di matrice terrorista”.