Caserta. Ucciso dopo lite: le reazioni politiche, civili e religiose
Sulla morte del 18enne avvenuta nella serata tra sabato e domenica nella movida di Caserta, sono tante le reazioni politiche, civili e religiose.
“Come ogni cittadino di Caserta in questo momento sono profondamente addolorato per come stanotte due giovani vite sono state distrutte: la prima uccisa a freddo per una banale lite, la seconda rovinata per sempre a causa di un atto di violenza di cui si pentirà in eterno. È successo in una strada della nostra città, e questo ci carica di responsabilità. Poco importa che si tratti di due giovani arrivati da fuori, presumibilmente giunti in città solo per divertirsi qualche ora. Uno di essi, il ragazzo morto ammazzato, l’ho conosciuto qualche mese fa in una palestra di Caserta, era un atleta di buone speranze, e aveva ricevuto un premio che gli ho consegnato personalmente. Provo invidia per le persone che sanno già dire di chi siano le responsabilità, cosa andrebbe fatto, quale sarebbe la soluzione – ovviamente semplice, a portata di mano – per impedire cose del genere. Così come so bene che tante mamme e tanti papà casertani si stanno domandando se è sicuro la sera lasciare che i loro figli vadano in giro per la città”. E’ quanto dichiara il sindaco Carlo Marino.
“La sicurezza è un bene prezioso e un sindaco sa bene quanto sia prioritario fare in modo che in tutta la città, in ogni quartiere e in ogni strada di cui ha la responsabilità, i cittadini possano svolgere le loro attività tranquillamente e senza rischi per loro e i loro clienti. Da qualche anno Caserta, la sera, attrae molto giovani da altri comuni vicini. È quel fenomeno che riguarda anche altre centri storici e che ha preso il nome di “movida”. Anche per contrastare gli assembramenti che potrebbero alimentare il contagio del Covid-19, e di fronte ai primi segnali di tensione, – continua – ho assunto qualche settimana fa provvedimenti molto severi, per cui sono stato criticato da diversi operatori economici: ho introdotto il divieto di somministrare alcolici oltre le 24, e dalle 20 ho proibito l’asporto. Abbiamo, d’intesa con le forze dell’ordine, deciso il “daspo“ per i teppisti e i molestatori, che non possono più entrare in città dopo le 18. Sono ancora oscure le ragioni della lite e la dinamica dei fatti. Solo le indagini in corso ci diranno come sono andate le cose. Resta in noi il dolore per la morte di un giovane e sentiamo di dover esprimere alla famiglia il nostro cordoglio. Ma Caserta deve reagire a quanto successo riconfermando la propria fiducia nelle forze dell’ordine, nel Prefetto che le coordina, nella magistratura che accerterà fatti e responsabilità. E dobbiamo reagire con dignità e con senso di comunità. Alle sciocche strumentalizzazioni politiche di queste ore, miserie umane che lasciano veramente il tempo che trovano, non replicherò: so di fare un ‘brutto mestiere’, ingrato e che è il capro espiatorio per tutto quello che, di spiacevole, capita in città. Io mi riferisco al bisogno profondo di libertà e sicurezza che anima la nostra comunità. Non ci sarà mai sicurezza per tutti se non sapremo essere rispettosi della libertà degli altri, che significa rispettare le regole, impegnarsi a far rispettare le regole e credere nella bontà delle regole che la comunità si è data. Una comunità difende tutta insieme la propria sicurezza e la propria libertà. Altrimenti – conclude il Sindaco – tutti insieme le perderemo”.
“Quanto accaduto in via Vico ieri sera è una tragedia che deve invitare tutti alla riflessione. L’aggressione e la morte di un ragazzo di 18 anni avvenuta nel pieno centro della Città è l’epilogo di un campanello di allarme già squillato negli ultimi mesi con le sempre più frequenti risse. Da genitore non riesco neanche a immaginare cosa si provi a sapere che tuo figlio, uscito solo per passare una serata con gli amici, non tornerà mai più a casa. Questa mattina ho sentito il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni per aggiornarlo sulla situazione. Mi ha garantito la massima attenzione del Ministero dell’Interno sull’emergenza sicurezza in Città e mi ha annunciato una sua imminente visita a Caserta. Questo è un giorno di dolore per tutta Caserta, la mia vicinanza alla famiglia della giovane vittima”. Così il consigliere regionale della Campania e candidato sindaco del centrodestra a Caserta, Gianpiero Zinzi.
“A Caserta protagonista ancora una volta la movida violenta, ieri notte una tragedia annnunciata, l’omicidio in centro del giovane Gennaro Leone, accoltellato alle gambe e morto dissanguato poi in ospedale è il triste epilogo di una serie di episodi che denunciamo da mesi, il fine settimana in intere zone della città, specie in quelle della movida, non si è in grado di garantire l’ordine pubblico specie nei fine settimana, assistiamo a risse continue, accoltellamenti, parapiglia che balzano ormai agli onori della cronaca, sino alla tragedia di ieri sera – dichiara in una nota Marco Cerreto, coordinatore provinciale di FdI Caserta -. Tutta la comunità di Fratelli d’Italia si stringe attorno ai familiari della vittima,u giovane di 18 anni , uno sportivo agonista e amante della vita e contestualmente richiama le istituzioni a partire dai sindaci, autorità locali di pubblica sicurezza, ad intervenire massicciamente per ristabilire il controllo di intere zone della città dove diventa pericoloso persino passare dopo una certa ora. Fratelli d’ Italia denuncia circostanze analoghe in altre città come Baia Domizia ( Cellole ) e Mondragone , dove ogni fine settimana, non mancano furti, rapine, e aggressioni, per non parlare della denuncia al ministro La Morgese da parte del Sindaco di Castel Volturno che invoca ancora una volta la presenza dello Stato in città . Fratelli d’ Italia chiederà già domani un incontro al Prefetto per conoscere quali provvedimenti intenda intraprendere insieme al comitato di sicurezza che coinvolge anche i sindaci, chiediamo una reazione forte da parte delle Istituzioni, non vogliamo più assistere a tragedie del genere
“Il Comitato per la vivibilità cittadina è a lutto e saremo presenti ai funerali di Gennaro per portare alla famiglia la nostra vicinanza – dichiara Rosi Di Costanzo, presidente del sodalizio che da anni si batte contro la ‘malamovida’ -. Gennaro è come mio figlio che sabato sera ho cercato di tenere lontano dal centro di Caserta dopo l’incontro che l’altro mio figlio aveva avuto, una settimana prima, con una babygang armata di coltelli. Non siamo stupiti di fronte a questa vergogna che si è abbattuta sulla nostra piccola città. Era, purtroppo, prevedibile e da tempo il nostro comitato sta lanciando l’allarme. Speravamo nel supporto degli operatori ma, anche tra di loro, c’è chi vuole continuare a difendere un modello ‘sociale’ ed economico insostenibile. Ho perfino sperato, per un momento, che la mia candidatura a sindaco avrebbe potuto essere di impulso al miglioramento ma sono stata tradita proprio da quelle forze civiche che oggi, pure in maniera scomposta, si stanno indignando per una realtà ben nota, accodandosi agli sciacalli che in queste ore stanno tentando di speculare sulla morte di un giovane ragazzo. Agli sciacalli non possiamo più credere perchè in questi anni avevamo chiesto loro aiuto per risolvere i nostri problemi e dare un futuro diverso ai nostri giovani. Abbiamo sempre trovato la disponibilità del sindaco Marino ad ascoltarci ma è stato il consiglio comunale, i consiglieri di maggioranza e opposizione, a rifiutarsi di affrontare il problema a 360 gradi. Doveva essere la politica di impulso al cambiamento, a percorsi giovanili alternativi alla ‘vita da bar’. E chi doveva attuare il cambiamento, i consiglieri comunali che sono soci dei locali e quelli che stanno trascorrendo le loro giornate a ‘fare i voti’ davanti ai bar? Oppure i candidati sindaco che fanno la campagna elettorale nei locali della Movida senza aver speso, in questi anni, una parola per difendere i diritti dei residenti? L’unica risposta credibile a questo dramma è, innanzitutto, quello di garantire la presenza dello Stato per tamponare l’emergenza ed evitare nuove violenze, e poi quello di costruire un’alternativa educativa, sociale ed economica alle ‘cattive abitudini’ attualmente esistenti in città”.
Durante l’omelia tenuta questa sera nella Messa celebrata a Briano, in occasione della festa di Sant’Anna, il Vescovo Pietro Lagnese ha ricordato il triste episodio che ha riguardato ieri sera la città di Caserta. Invitando i presenti alla preghiera monsignor Lagnese così si è espresso: “Ci addolora tantissimo la notizia della morte del diciottenne Gennaro Leone, coinvolto in una rissa questa notte in via Vico, nel centro storico di Caserta. Esprimo tutta la mia partecipazione al dolore che ha colpito la famiglia del giovane deceduto, assicurando per lui e per i suoi cari la mia preghiera”. Nel costatare un aumento di atti violenti e azioni vandaliche sulle strade del territorio casertano, mentre ha deprecato ogni forma di violenza, il Vescovo, al fine di garantire la sicurezza di tutti, ha domandato più presenza e controllo sulle strade e nelle piazze. “Chiediamo inoltre – ha concluso Lagnese – a quanti sono sconvolti per l’insano gesto, di mettere da parte ogni forma di pericolosa ritorsione e, a tutti, di fermarsi a riflettere, affinché tali episodi non abbiano più a ripetersi”.