Contrabbando bionde, due arresti nel Casertano

In data odierna, la Compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise ha dato esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della Procura, nei confronti di due soggetti di origine ucraina, (TOKARIUK ANTON cl.1990 e TYSHYK MYKOLA cl.1990), di origine ucraina, ritenuti responsabili del reato di contrabbando di tabacchi lavorati esteri e falso in atto pubblico.

L’adozione della misura cautelare reale è intervenuta a seguito delle indagini, svolte dalla Guardia di Finanza e dirette da questa procura della Repubblica, con cui sono ricostruite le condotte criminose poste in essere dagli indagati, attuate nei Comuni di Caserta, Marcianise, Maddaloni e aree limitrofe, gravemente indiziate di illecita introduzione, detenzione e vendita di sigarette di contrabbando, per lo più “cheap white” (tabacchi fabbricati legittimamente nei Paesi di provenienza ma non in possesso degli standard di sicurezza minimi per la commercializzazione nell’Unione Europea).

È stata ricostruita una rotta commerciale proveniente dall’Est-Europa attraverso cui i responsabili importavano le sigarette in Italia immettendole sul mercato interno. Il meccanismo prevedeva una fittizia società russa incaricata di spedire in Italia i tabacchi, frazionando strumentalmente i carichi per ridurre al minimo le eventuali perdite legate a potenziali sequestri delle Forze di Polizia. La merce era scortata da una falsa dichiarazione doganale in cui veniva attestata l’importazione di “filtri per depuratori”. Gli indagati si occupavano in prima persona del ritiro della merce e del suo sdoganamento e poi la consegnavano ai vari rivenditori “al dettaglio’ attivi nel territorio casertano.

Le indagini hanno ricostruito una rete composta da una pluralità di soggetti, indagati anch’essi, che, unitamente ai tre attinti oggi da misura cautelare, hanno movimentato circa 1,5 tonnellate di sigarette di contrabbando. Tra questi, n. 7 sono, inoltre, risultati indebitamente percettori del Reddito di Cittadinanza.

Per questo motivo, il Giudice per le Indagini Preliminari, aderendo alla richiesta di questa Procura, ha disposto il sequestro della carta di debito “RdC” che permette agli indagati di fruire del beneficio ricevuto illegittimamente dallo Stato.

Gli esiti della presente attività, oltre ad aver interrotto un importante canale di approvvigionamento del mercato illecito di sigarette nel territorio campano, testimonia la “capacità di adattamento” di un sistema criminale in grado di stabilire rapporti commerciali con referenti esteri e di trovare soggetti compiacenti all’interno del nostro Paese, ponendo in vendita, tra l’altro, prodotti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.

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Redazione

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