Mauritius. Stop francobolli GB alle Chagos, Londra deve restituire isole
I francobolli britannici non potranno più essere usati nelle Isole Chagos, un arcipelago che da circa mezzo secolo si trova al centro di un disputa territoriale tra il regno di Sua Maestà e le Mauritius. A ordinare lo stop alla vendita e l’utilizzo dei francobolli britannici è stata l’agenzia postale delle Nazioni Unite, la Upu, al termine di una sessione che si è tenuta in Costa d’Avorio.
In meno di tre anni quattro organismi e agenzie dell’Onu hanno invitato il Regno Unito a rinunciare alla sovranità sulle isole, che Londra considera Territorio britannico dell’Oceano Indiano, e di restituirle alle Mauritius. L’arcipelago, situato nel cuore dell’Oceano Indiano, sede di una base militare dell’esercito degli Stati Uniti, era infatti parte del territorio delle Mauritius fino a tre anni prima dell’indipendenza dal Regno Unito, proclamata nel 1968.
Nel gennaio 2021 il tribunale marittimo dell’Onu ha stabilito che Londra non ha sovranità sulle Chagos. Nel maggio 2019 una risoluzione dell’Assemblea generale aveva esortato la Gran Bretagna a restituire le isole, un atto questo, che a oggi non è ancora stato compiuto dal Regno Unito. Due mesi prima la Corte internazionale di giustizia con sede a L’Aia si era pronunciata sulla questione andando nella stessa direzione. Il primo ministro della Mauritius, Pravind Jugnauth, ha detto che la decisione dell’agenzia postale dell’Onu “è un altro grande passo a favore del riconoscimento della sovranità sulle Chagos”.
Nell’isola più grande dell’arcipelago, Diego Garcia, si trova dal 1971 una base della marina militare americana, impiegata come punto di partenza per attacchi aerei anche durante la guerra in Afghanistan e in Iraq, tra il 2001 e il 2003. Gli abitanti originari dell’isola vennero costretti ad abbandonarla con delle modalità che la stessa legge britannica riconosce ora come illegali. Nonostante questo, la comunità che ci viveva, gli ilois, non è ancora potuta tornare a Diego Garcia.
(Bri/ Dire)