Servizi ambientali, Uniti per Cesa: “vigileremo attentamente sull’applicazione della legge regionale”

Il sindacato F.I.L.A.S. (Federazione Italiana Lavoratori Ambiente e Servizi) nella giornata di domani ritornerà al Comune di Cesa per chiedere ancora una volta il rispetto della Legge regionale in materia di assunzione dei lavoratori CUB.

“Nella sua nota ufficiale, in cui si preannuncia un presidio pacifico di protesta presso la Casa Comunale di Cesa, la sigla sindacale stigmatizza il ‘continuo silenzio da parte dell’Ente Comunale di Cesa’ e del sindaco che ‘se ne frega altamente degli obblighi normativi di legge in materia di assunzione dei lavoratori CUB'”, è quanto dichiara il gruppo consiliare di minoranza Uniti per Cesa.

“La F.I.L.A.S parla apertamente di ‘disinteresse del Comune di Cesa che non rispetta e/o fa rispettare al gestore del servizio di Igiene Ambientale GPN srl, gli obblighi di cui all’art.44 della LRC 14/2016’ e di ‘interessi diversi dalla corretta attuazione normativa che imperversano con ogni probabilità’ – sottolinea il gruppo consiliare -. Il sindacato, guidato a livello provinciale da Francesco Tescione, si dice pronto ‘a misurare nelle sedi opportune il peso della verità dei fatti e l’agire a tutela dell’interesse collettivo’, per difendere i diritti dei lavoratori CUB, donne e uomini ai quali è doveroso rivolgersi con rispetto e garantire le tutele di legge, ‘soprattutto da parte di quanti grazie alla LRC guadagnano lauti stipendi’. Il sindacato chiede anche all’EDA e alla Prefettura Caserta ‘di agire con più incisività di fronte a chi sta raggirando la Legge Regionale e gli obblighi normativi, calpestando i diritti dei lavoratori CUB che da molti anni aspettano una giusta e dignitosa ricollocazione’. Da capitolato d’Appalto, i lavoratori addetti al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti sul Cantiere di Igiene Ambientale del Comune di Cesa, dovrebbero essere 12, ma attualmente ne risultano 9. ‘Ci risulta, scrive ancora la F.I.L.A.S, che il Comune di Cesa continua a pagarne 12’. Le 3 unità unità lavorative mancanti devono essere prese per Legge dal Consorzio Unico di Bacino. Le Amministrazioni Comunali che concedono appalti per servizi pubblici, è sempre opportuno ricordarlo, hanno il dovere e l’obbligo preciso di controllo e garanzia stabilito dalla legge art.36 legge 300 del 20.05.1970. Come gruppo politico di opposizione, vigileremo attentamente sulla corretta osservanza della legge regionale, a tutela dei lavoratori che hanno diritto di occupare quei posti e dei cittadini di Cesa, sui quali ricadrebbe il peso di disservizi e controverse giudiziarie. Uniti per Cesa, seguirà con attenzione l’evoluzione di questa delicata situazione in tutte le sedi preposte”.

Redazione

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