Una stazione dei Carabinieri nell’albergo confiscato alla camorra

La Commissione Straordinaria del Comune di Sant’Antimo, composta da Maura Nicolina Perrotta, Simonetta Calcaterra e Salvatore Carli, informa che ieri è stata pubblicata la determina che aggiudica definitivamente alla “ Alcor soc. coop.” i lavori nella struttura alberghiera denominata Hotel Olimpia, sita accanto al complesso sportivo comunale, per la realizzazione della Tenenza dei Carabinieri di Sant’Antimo. L’importo totale di aggiudicazione dell’appalto dei lavori è di euro 289.172,13 oltre iva al 10% e ricade nei finanziamenti a fondo perduto previsti dal Ministero dell’ Interno per gli Enti sciolti per infiltrazioni mafiose.

Il quadro economico dell’appalto prevede una spesa complessiva di 370.662,43 euro, di cui 355.296,66 euro sono finanziati dallo Stato con il contributo a fondo perduto a favore degli enti sciolti ex 143 Tuel, la restante cifra, circa 15.000 euro, è finanziata con i proventi derivanti da concessioni edilizie confluiti nell’avanzo di amministrazione, frutto del contenimento della spesa operata dalla Commissione nell’anno 2020. Il costo complessivo prevede anche eventuali spese per imprevisti, pari a euro 17.000,00 che, qualora non utilizzati, alleggeriranno ancor più l’impegno economico a carico del Comune.

Si consideri, inoltre, che la locazione della Tenenza garantirà un flusso economico sicuro e costante nelle casse comunali, a vantaggio dei servizi resi alla cittadinanza.

La Caserma dei Carabinieri sorgerà nel piazzale che la Commissione ha inteso intitolare al giudice Livatino, quale simbolo di legalità.

Inoltre, la Commissione Straordinaria comunica che gli alloggi sottratti alla criminalità organizzata ed attualmente nella disponibilità del Comune sono stati assegnati, secondo una procedura appena chiusa, a famiglie indigenti nonchè ai nuclei familiari aventi diritto sgomberati a seguito del crollo di via Giannangeli.

In un altro sito, pure confiscato alla criminalità organizzata, sono stati effettuati lavori di ristrutturazione che hanno consentito di trasferire il deposito dei mezzi della ditta per la raccolta dei rifiuti solidi urbani – prima sistemato invece in un’area a pagamento – nonché di realizzare spogliatoi e docce per gli addetti al servizio. Questa nuova destinazione del bene confiscato ha consentito alle casse comunali il risparmio del canone di affitto dell’area prima utilizzata, con la riduzione conseguenziale del costo del servizio.

Ancora, una palazzina confiscata ad un noto boss, non idonea per essere trasformata in Tenenza dei Carabinieri per assenza di requisiti minimi, verrà utilizzata comunque dall’Arma per realizzare gli alloggi di servizio per il personale della Tenenza.

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Redazione

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