Dalla videosorveglianza al riscaldamento: cosa cambierà con il boom della domotica

Gli italiani amano la domotica. A confermarlo sono recenti dati che registrano come 6 italiani su 10 siano possessori di un dispositivo smart in casa. Sebbene il 2020 abbia fatto registrare un -6% di vendite a causa della pandemia, l’Italia, secondo il rapporto “Internet of things nelle case italiane” del Centro studi Tim, è tra i paesi che maggiormente incrementeranno gli acquisti in domotica, con una prospettiva di investimento di 1 miliardo all’anno entro il 2023. Il boom della domotica, che di fatto velocizza numerosi processi quotidiani e consente di tenere sotto controllo i consumi, sta anche nel forte aumento di connessioni a banda ultralarga, che favoriscono la navigazione veloce e quindi maggiori performance dei dispositivi.

Il lockdown ha inoltre evidenziato nuove esigenze abitative e questo nei prossimi anni si riverserà su scelte sempre più orientate all’ottimizzazione tecnologica e ad una nuova idea di casa, molto più interattiva. A differenza dei dispositivi smart, che sono connessi mediante rete wi-fi e gestibili in maniera singola da app dedicate, la domotica consente di creare dei veri e propri impianti integrati, gestiti da remoto in un’unica schermata.

Grazie agli incentivi fiscali si può inoltre dotare di sistemi di domotica anche un’abitazione che non è stata predisposta per questo con il risultato di un risparmio immediato in bolletta e un aumento di valore della casa che va dal 3 al 10%. Le opportunità per creare una smart home sono numerose: è importante partire con le idee chiare e gestire le agevolazioni con la giusta strategia.

Cosa bisogna aspettarsi dunque nei prossimi anni? Sicuramente si creerà una maggior richiesta di impianti domotici per la sicurezza, il riscaldamento e la gestione degli elettrodomestici. Ciò darà nuova linfa sia al mercato delle vendite degli apparecchi elettronici sia alle aziende che progettano impianti domotici.

Videosorveglianza
Gli italiani vogliono sentirsi protetti in casa e per 8 su 10 è fondamentale dotarsi di un impianto di videosorveglianza. La domotica va loro incontro proponendo sistemi integrati e controllabili da remoto che consentono di proteggere le abitazioni da intrusioni indesiderate. Ci sono in commercio numerosi impianti di videosorveglianza, bisogna scegliere in base alle proprie esigenze e alle caratteristiche dell’abitazione. Se ad esempio si ha un ampio giardino, è forse consigliabile puntare su telecamere esterne con un sistema ad infrarossi collegato all’illuminazione, che avverte in maniera rapida se ci sono dei tentativi di accesso.

Riscaldamento
Il riscaldamento è la voce di spesa più alta nell’economia di un’abitazione e grazie alla domotica si riesce a risparmiare fino al 35% sui consumi. Per questo sono sempre più gli italiani che scelgono gli impianti di riscaldamento domotici per la loro abitazione. Consentono infatti di controllare la temperatura evitando sprechi e di attivare l’impianto anche da remoto senza l’obbligo di programmare in anticipo o di lasciare acceso l’impianto anche quando in casa non c’è nessuno. I sistemi domotici scongiurano inoltre le distrazioni, come finestre e porte lasciate aperte, causa di dispersione di calore.

Elettrodomestici
Ci sono degli elettrodomestici che possono essere collegati ad impianti domotici per l’avviamento dei programmi, lo spegnimento e l’ottimizzazione dei consumi. È importante in questo caso assicurarsi un valido supporto per la riparazione di lavatrici in grado di gestire in maniera ottimale il software dell’elettrodomestico, riuscendo a risolvere eventuali malfunzionamenti o guasti senza costi eccessivi e in tempi ragionevoli. Gli appareccchi smart infatti necessitano di manutenzioni specifiche, che devono essere svolte da tecnici specializzati.

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Redazione

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