Abbattimenti Casal di Principe, Procura SMCV: “Carente presenza armatura acciaio in travi, pilastri e nodi strutturali”

Si comunica che, in data 2 settembre u.s., ha avuto inizio la demolizione di una rilevante struttura edilizia abusiva, costruita su tre livelli fuori terra, ubicata nel Comune di Casal di Principe alla Via Ancona snc (ex via I° Traversa Viale Europa), di cui al comunicato stampa diramato dalla Procura della Repubblica in pari data. 

Si ritiene doveroso evidenziare – si legge nella nosta stampa della Procura – che durante le disposte operazioni di abbattimento, è stata constatata da tecnici qualificati l’assoluta precarietà dell’opera edilizia e, pertanto, la inidoneità statica e sismica della struttura in corso di demolizioneDi fatto, tale inidoneità era derivante: dalla carente presenza di armatura dacciaio in travi, pilastri e nodi strutturali, in particolar modo in travi di calcestruzzo armato (ed in alcuni casi con assenza totale di armatura)nonché da altre probabili anomalie, da primo esame visivo, come la bontà del cemento utilizzato e condizioni peggiorative, come leccessivo peso del massetto sottopavimento, inoltre sfornito di reti elettrosaldate per la ripartizione dei carichi

Foto comunicato stampa Procura SMCV

Nell’immagine sopra riportata, si riscontra (freccia in alto) massetto sottopavimento nelle campate, di altezza eccessiva e senza presenza di reti di armatura, considerato elemento secondario peggiorativo. Invece, con la freccia in basso si evince l’assenza di armatura su sezione di trave orizzontale del telaio strutturale. 

All’interno della detta sezione della trave, non vi è presenza della “minima armatura” nè longitudinale ai lembi superiore ed inferiore, nè trasversale imposta dalla normativa vigente in materia, in condizioni statiche ed a maggior ragione in condizioni sismiche. 

Pertanto, le critiche condizioni dell’immobile lo rendevano del tutto insanabile. Difatti, la zona è coperta da diversi vincoli: vincolo sismico, zona agricola e di inedificabilità dal piano regolatore comunale. 

Tali carenze strutturali hanno ancor più conclamato lo stato di pericolo in cui versava l’immobile che avrebbe potuto essere interessato da crollo, con pericolo per coloro che lo occupavano e per la comunità circostante. 

Pertanto, il rinvio concesso per l’esecuzione della demolizione dal 29.3.2021 (data inizialmente prevista) al 2.9.2021, anche in relazione di tali condizioni, non era suscettibile di ulteriori proroghe, essendo prevalente l’interesse prioritario all’incolumità fisica. 

Redazione

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