Carabinieri Napoli, cambio al vertice del Nucleo Investigativo

Oltre 4 anni alla guida del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Napoli, oltre mille giorni di successi ed operazioni di enorme rilievo. Un bilancio straordinario per il Tenente Colonnello Adolfo Angelosanto che lascia in questi giorni la direzione dell’organo investigativo dell’Arma partenopea per rivestire il prestigioso incarico di Capo Sezione Ufficio Criminalità organizzata – eversione e terrorismo del Comando generale carabinieri a Roma. Già al comando della Compagnia carabinieri di Rende (CS) e della prima sezione del Nucleo investigativo di Roma, l’ufficiale ha assunto la direzione delle sette sezioni del Nucleo Investigativo napoletano nel 2017.

Un percorso delicato che ha avuto come principale denominatore il contrasto alla criminalità organizzata, nelle sue forme più mutevoli: dal traffico di droga all’attacco ai patrimoni illecitamente acquisiti, passando per le investigazioni scientifiche e telematiche. Tra le operazioni più rilevanti, condotte sotto il coordinamento del Comandante provinciale e delle Autorità giudiziarie ordinarie e distrettuali, la cattura di latitanti di spicco – tra questi il boss Marco di Lauro del clan omonimo – e il duro colpo inferto al clan Contini nel 2019, con oltre 100 arresti.

Tra le attività più recenti il maxi sequestro di armi e droga nel rione Traiano e l’arresto del catturando Vincenzo Ciriello, 60enne del clan Mazzarella trovato in Francia, nella città di Avignone dove lavorava come rider. A raccogliere il testimone dell’ufficiale partente il Tenente Colonnello Antonio Parillo, già Comandante della Sezione Anticrimine del ROS di Catania, con precedenti e rilevanti esperienze operative in Calabria, Sicilia e Sardegna. Così in una nota del Comando provinciale carabinieri di Napoli.

(Com/Rec/ Dire)

Redazione

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