Polizia, carenza personale al Commissariato di Aversa: allarme della Consap

La Consap in assemblea al commissariato di P.S. Aversa per lanciare l’allarme della carenza di personale. All’assemblea presente il Segretario Generale Nazionale della Consap Cesario Bortone dove la Consap e qualitativamente e quantitativamente è molto ben rappresentata.

L’incontro è stato anche l’occasione per un saluto al neo Dirigente del Commissariato dottor Antonio Sepe. a delegazione sindacale era composta oltre che dal leader nazionale Bortone anche da Alberto Catalano, Segretario Provinciale della Consap di Caserta nonché coordinatore nazionale per il sud e Cesario Re. Tra le problematiche emerse è spiccata certamente la carenza di personale.

“Un commissariato con una squadra informativa ridotta all’osso, così come la squadra di polizia giudiziaria, dove con estremo sacrificio il personale riesce a fare fa ben oltre il dovuto, ponendo un argine al dilagare della criminalità e mettendo a frutto importanti operazioni di polizia giudiziaria ma la carenza di personale è diffusa anche negli altri settori quali immigrazione e amministrativa, anticrimine e soprattutto controllo del territorio – fanno sapere dalla soglia sindacale -. In considerazione che la città di Aversa si trova ad ospitare il tribunale di Napoli nord, uno dei più grandi del sud Italia, oltre che sedi universitarie, e altri importanti uffici, numerose attività commerciali, bar e centri di ritrovo per i giovani di tutto il comprensorio, ha una popolazione residente di oltre 53 mila abitanti che diventano anche 60 /70 mila il sabato sera; che insiste in un territorio di competenza composto da vari comuni limitrofi confinanti oramai senza soluzione di continuità con la città che portano la densità abitativa dell’intero comprensorio di competenza a oltre 400 mila abitanti. Non solo, la città di Aversa confina con grossi comuni della provincia di Napoli con gravi problematiche sociali e con la presenza di clan criminali di rilevanza nazionale. La città di Aversa, la più importante di tutta la provincia di Caserta e del comprensorio abitativo a Nord di Napoli vede riversarsi nel proprio centro cittadino e nei centri commerciali presenti in prossimità gran parte della popolazione dell’intero comprensorio”.

Tutto questo secondo la Consap fa sì che il commissariato di Aversa “per fare fronte in modo ancora più efficace al controllo del territorio, al dilagare della micro criminalità, necessità di un potenziamento di organico importante, in quanto quello attuale non supera le 70 unità. Carenza di personale che condiziona pesantemente le condizioni di lavoro degli operatori. Se a ciò si aggiunge che la un giurisdizione territoriale presenta gravi problematiche di disagio sociali con la presenza di clan camorristici è chiaro che le peculiarità territoriali, sociali e purtroppo anche delinquenziali non sono tenute in debito conto a Roma, negli uffici preposti che ritengono il commissariato di Aversa rientrante negli standard ordinari in termini di organico utilizzati in tutto il territorio nazionale e la Questura di Caserta che già soffre di carenze di personale per il capoluogo nonostante gli innumerevoli sforzi non può fare i miracoli”.

Il Segretario Generale Nazionale Bortone in merito ha stigmatizzato con i vertici centrali dell’Amministrazione per tali scelte, “in particolare quella di matrice politica lodevoli sul piano dell’immagine ma probabilmente scarsamente utili nella funzione del controllo del territorio e nella lotta alla macro e microcriminalità criticando apertamente la decisione di aprire un Commissariato di Polizia a Casal di Principe anziché potenziare il commissariato di Aversa”.

”Dislocare un manipolo di uomini in un commissariato di polizia ‘peraltro non dirigenziale’ in uno stabile confiscato alla camorra certo fa notizia ma avrà un irrilevante impatto in termini di un efficace controllo del territorio e di riduzione del carico di lavoro per il commissariato di Aversa se non per il solo settore della polizia Amministrativa mentre rischia di sovrapporsi in termini di presidio fisico ai Carabinieri già presenti con una Compagnia è una decina di stazioni nei paesi limitrofi molte aperte h24. La decisione di aprire un nuovo commissariato – dichiara Bortone – fa a pugni, sia con la necessità di garantire operatività ai poliziotti , e migliori condizioni di lavoro degli uffici di polizia dell’intero comprensorio sia quella di esaltare il coordinamento delle Forze di Polizia in termini di presidio fisico territoriale. Pur volendo comprendere il segnale di immagine di legalità che si è voluto dare ai cittadini di Casal di Principe – continua Bortone – mi permetto di dire che sul fronte del controllo del territorio, che è cosa ben diversa dal presidio fisico dello stesso, avrebbe avuto un impatto più efficace, rinforzare il Commissariato di Aversa centro nevralgico economico finanziario e sociale del comprensorio per meglio contrastare il crimine nell’agro aversano, Casal di Principe compreso”.

Redazione

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