Puzza a Giugliano e nei comuni vicini, aggiornamento sugli interventi dell’Arpac

Proseguono gli interventi messi in campo da Arpac in risposta alle segnalazioni di maleodoranze diffuse e persistenti, avvertite dalla popolazione soprattutto nelle ore serali e notturne, nel territorio di Giugliano in Campania e comuni vicini. L’Agenzia ha potenziato il monitoraggio della qualità dell’aria, con l’invio di un laboratorio mobile entrato in funzione nel territorio di Qualiano (Napoli) lo scorso 9 settembre e con il posizionamento di campionatori passivi e di una centralina meteo nel territorio di Parete (Caserta), strumenti che si aggiungono alla stazione di monitoraggio stabilmente operativa presso l’impianto Stir di Giugliano. Arpac ha poi intensificato nei comuni interessati, in sinergia con le Forze dell’ordine, le ispezioni presso le aziende potenzialmente sorgenti di emissioni odorigene. Infine si è puntato a coinvolgere i cittadini nella descrizione e localizzazione dei fenomeni, con la distribuzione di schede di rilevazione alla popolazione di Parete, con la collaborazione della Polizia municipale, e l’avvio di un profilo Telegram per raccogliere e sistematizzare le segnalazioni (si rimanda al comunicato diffuso in data odierna in mattinata).

«Gli inquinanti finora monitorati dal laboratorio mobile», spiega Piero Cau, dirigente UO Monitoraggio qualità dell’aria, «sono il benzene, il metano, gli idrocarburi non metanici e totali, l’ozono, il biossido di zolfo, l’idrogeno solforato, il toluene, lo xilene, il monossido di carbonio e il PM2.5. Al momento i parametri rilevanti nel caso in esame non hanno superato il limite di legge né evidenziato per ora criticità significative, mentre gli andamenti sono coerenti con quelli osservati nella centralina fissa installata presso lo Stir di Giugliano. Si tratta di dati interessanti che vanno valutati e interpretati nell’insieme, con tutti gli altri già acquisiti o di cui si prevede l’acquisizione: il periodo monitorato è ancora troppo breve per poter trarre delle conclusioni». I dati del laboratorio mobile sono disponibili sul sito dell’Agenzia all’indirizzo https://www.arpacampania.it/web/guest/laboratori-mobili.

Presso il municipio di Parete è dal 12 settembre operativa la centralina meteo collocata dal dipartimento Arpac di Caserta per incrociare le informazioni fornite dalle segnalazioni di maleodoranze con i dati su intensità e direzione dei venti, in modo da contribuire a localizzare le origini dei fenomeni percepiti.

Sul fronte dei controlli alle aziende, in questi giorni sono state realizzate ispezioni congiunte con le Forze dell’ordine, in diversi impianti presenti sul territorio in questione. «Le attività in corso», spiega il direttore del dipartimento Arpac di Napoli Dario Mirella, «non sono soltanto tese a verificare la gestione corretta dei processi di lavorazione e a individuare eventuali cause di emissioni odorigene, ma anche a suggerire accorgimenti tecnici di carattere ambientale».

«Le cosiddette molestie olfattive», aggiunge il dott. Mirella, «non necessariamente indicano la presenza di inquinanti atmosferici nocivi per la salute. Non esiste infatti alcuna relazione diretta tra livello di fastidio per l’olfatto e tossicità per la salute umana: determinate emissioni odorigene risultano totalmente innocue, mentre sostanze volatili tossiche possono risultare completamente inodori. Non va sottovalutato, tuttavia, l’impatto psicologico delle maleodoranze, in grado di incidere negativamente sulla qualità della vita di intere popolazioni, pertanto l’impegno per rimuoverne le cause è massimo».

Al di là degli interventi contingenti per rispondere alle criticità, i cui esiti verranno diffusi progressivamente non appena disponibili, l’Agenzia è impegnata in una serie di iniziative strutturali sul tema delle emissioni odorigene. @ArpacOdorBot è il nome del profilo Telegram, già attualmente operativo, che può essere facilmente ricercato sulla popolare piattaforma di messaggistica. Gli utenti, con tale modalità, hanno la possibilità di localizzare geograficamente la percezione di maleodoranze e di indicarne durata e intensità, oltre a poter inserire commenti per descrivere nei dettagli il fenomeno. I dati raccolti concorrono ad alimentare una mappa satellitare utile, unitamente a dati meteorologici di intensità e direzione del vento, per valutare le diffusione delle emissioni odorigene sul territorio e approntare opportune strategie di intervento.

Redazione

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