Salvati da defibrillatori e massaggio: 2 casi in 48ore
Se oggi Marco e Piero, rispettivamente 43 e 65 anni, sono in piedi e possono raccontare la loro disavventura alla stampa, dal quarto piano del settore D dell’ospedale Maggiore di Bologna, non è solo per “un gran colpo di fortuna”, dicono. Il merito è, anche, dei loro soccorritori, che non hanno perso tempo e sono intervenuti subito correttamente.
Tutto ha inizio sabato mattina: Marco, sportivo in piena salute, sta giocando a tennis col suo vicino e amico, Umberto. Improvvisamente cade a terra, svenuto. Il compagno di gioco dall’altra parte del campo lo vede, salta la rete e corre da lui, rendendosi subito conto che il cuore di Marco si è fermato. Chiama aiuto, urla, e, da subito, inizia a spingere le mani sul torace dell’amico per salvarlo. In pochi minuti arrivano i soccorsi e il defibrillatore, custodito nel vicino centro sportivo. Il cuore riparte e Marco apre gli occhi, proprio grazie a quel massaggio tempestivo, assicurano oggi medici del Maggiore. Il tutto è durato “solo sei minuti- racconta oggi Umberto- ma a me sono sembrati molti di più. Fortunatamente, mentre iniziavo a correre verso Marco ho avuto l’istinto di portare con me il telefono, senza perdere tempo”.
Domenica, invece, è toccato a Piero, che invece qualche malore lo aveva accusato nella settimana precedente. Domenica mattina, appunto, si era recato con la moglie a Savigno, per fare la spesa. Ma dopo pochi passi fuori dall’automobile, le forze gli sono mancate e Piero si è accasciato a terra. Fortunatamente, in piazza a Savigno, in quel momento, c’erano ben due infermieri di passaggio, che sono prontamente intervenuti. Anche in questo caso, è stato decisivo il defibrillatore, che si trovava proprio in piazza a Savigno.
“Sono davvero commosso, in questa occasione”, dice Raffaele Donini, assessore della Regione Emilia-Romagna alla Sanità. “I fatti accaduti questo weekend testimoniano innanzitutto due legami: quello fra due conoscenti e quello fra chi esercita la professione sanitaria e la cittadinanza, anche fuori dall’orario di lavoro”, aggiunge ancora l’assessore. “A ciò- chiosa Donini- si sposa un duplice progetto che l’Emilia-Romagna ha sposato da tempo, poi tradotto in una legge dallo Stato, ossia quello della distribuzione di defibrillatori sul territorio, dispositivi che salvano la vita, di pari passo con la prevenzione”. Per questo, “presto, comincerà, un’iziativa rivolta a tutti i cittadini, nelle piazze delle città emiliano-romagnole, che andrà avanti per 12 finesettimana. I cittadini potranno conoscere, negli stand, la loro ‘carta del rischio’ cardiovascolare, così da prevenire l’insorgere di rischi”.
(Pit/ Dire)