Suicidio, Telefono Amico Italia: “richieste aiuto quasi triplicate”

Nella prima metà del 2021 sono state quasi 3mila le persone che si sono rivolte all’organizzazione di volontariato Telefono Amico Italia perché attraversate dal pensiero del suicidio o preoccupate per il possibile suicidio di un proprio caro, quasi il triplo rispetto alle segnalazioni del periodo pre Covid. I dati raccolti dall’organizzazione rivelano, inoltre, una tendenza al peggioramento con il protrarsi dell’emergenza Covid-19: confrontando il primo semestre del 2020 e quello del 2021 emerge, infatti, un aumento percentuale delle segnalazioni legate al suicidio di oltre il 50%.

Le richieste d’aiuto, arrivate attraverso i tre servizi di Telefono Amico Italia- il numero unico 02 2327 2327, la chat WhatsApp al 324 011 7252 e Mail@mica, attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it- sono arrivate per la maggior parte da donne (il 51,2%) e da giovani tra i 19 e 25 anni (21,3%) e tra i 26 e i 35 (19,6%).

“Se si pensa che ai fini della salute mentale hanno rilievo vari fattori, tra i quali le relazioni sociali, la partecipazione all’ambiente collettivo e l’adattamento alle condizioni esterne, una percezione positiva di sé, un equilibrio del mondo interno e la consapevolezza di propri emozioni, sentimenti e modalità relazionali, è facilmente comprensibile come la pandemia da Covid-19, che ha comportato stress e incertezze per il futuro, solitudine, isolamento sociale, cambiamento delle abitudini e delle routine con perdita dei riferimenti, riduzione delle interazioni e delle attività, possa aver impattato negativamente la salute mentale delle persone negli ultimi 18 mesi, specie coloro con meno risorse interne ed esterne”, spiega Michela Gatta, direttrice dell’Unità operativa di Neuropsichiatra infantile dell’Azienda Ospedale-Università di Padova.

Il forte aumento delle richieste di aiuto, si legge nella nota dell’organizzazione, rende ancora più importante prestare attenzione alla prevenzione, a cui è dedicata una giornata mondiale che ricorre domani, 10 settembre. Nel mese della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, Michela Gatta ricorda quali sono i segnali a cui prestare attenzione se temiamo che un amico o un nostro caro sia attraversato dal pensiero del suicidio. “I segnali a cui prestare attenzione- spiega- sono quelli che ci dicono che la persona soffre psicologicamente in modo intollerabile e insopportabile e si sente senza soluzioni e senza possibilità di aiuto: cambiamenti affettivo-comportamentali, soprattutto chiusura e ritiro; verbalizzazioni di autosvalutazione e negativismo estremi; demotivazione e disinvestimento da attività, oggetti, persone; autolesionismo. È importante parlarne, evitare che la persona si senta sola, ed eventualmente attivare un percorso di valutazione psicologico-psichiatrica”, conclude.

In occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, Telefono Amico Italia organizza l’evento virtuale di sensibilizzazione ‘La tua vita conta’, domani alle 18.30 in diretta sulla pagina Facebook dell’organizzazione. Il programma della serata prevede momenti di approfondimento con la neuropsichiatra infantile Michela Gatta e testimonianze da parte di familiari di persone che si sono tolte la vita, ma anche momenti di sensibilizzazione attraverso la musica e la poesia.

I giovani cantautori Enula e Leo Gassmann regaleranno al pubblico due esibizioni live, Mose racconterà la sua canzone ‘Ho paura’, la poetessa Irene Mascia leggerà una poesia tratta da un libro il cui ricavato sarà in parte devoluto a Telefono Amico Italia, l’attore e volontario Mimmo La Rana reciterà un monologo di Giorgio Gaber. Tra gli ospiti anche Alessandro Buffelli, presidente di StayAleeve, la prima associazione no profit in Italia gestita interamente da ragazzi e ragazze per informare e sensibilizzare, in particolare i giovani, contro la depressione, l’autolesionismo e il suicidio.

“Come ogni anno- commenta Monica Petra, presidente di Telefono Amico Italia- vogliamo approfittare di questa giornata per accendere una luce su questo delicato fenomeno, per il quale, al mondo, ogni anno perdono la vita più di 700mila persone. Vogliamo soprattutto tendere la mano a chi sta provando un disagio intenso e si sente solo ad affrontarlo, a chi si sente fragile e vulnerabile, a chi considera il suicidio l’unico modo per mettere fine a un dolore divenuto ormai intollerabile. Con i nostri volontari lo facciamo ogni giorno, ma il 10 settembre è un’occasione per raggiungere anche chi non si sente di usare i nostri servizi di ascolto. Quest’anno un’attenzione particolare andrà alla prevenzione del suicidio tra i giovani, fascia d’età in cui notiamo un preoccupante aumento delle richieste d’aiuto legate a questo fenomeno. La prevenzione- conclude Petra- passa innanzitutto dall’ascolto e dal sostegno psicologico, ma tanto possono fare anche l’arte e la musica, linguaggi attraverso i quali spesso è più facile riconoscere e dare sfogo al proprio dolore. Soprattutto per i più giovani”.

(Comunicati/ Dire)

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