(VIDEO) Trieste. Lega Nazionale: dopo 130 anni, ancora irredentisti
“La Lega Nazionale ha avuto a mio giudizio queste caratteristiche, che è rimasta sempre fedele a sé stessa, pur confrontandosi con situazioni diverse. Fedele alle regioni di fondo della sua esistenza: essere al servizio della collettività di Trieste e degli italiani dell’Adriatico orientale”. Così Paolo Sardos Albertini, presidente della Lega Nazionale, associazione irredentista italiana che festeggia nel 2021 i 130 anni dalla fondazione.
Nata per affermare l’italianità della Venezia Giulia, di Istria, Quarnero e Dalmazia sotto il dominio Asburgico, poi sotto quello Jugoslavo, è evoluta negli ultimi anni come punto di riferimento, in un territorio caratterizzato dalla compresenza di molteplici culture, dei movimenti nazionalisti italiani. “Noi serviamo questa collettività, nella difesa- continua Sardos Albertini- di quello che è l’elemento più prezioso di ciascuno di noi: l’identità. Siamo al servizio dell’identità degli italiani dell’Adriatico orientale”.
Ma l’irredentismo, dopo oltre un secolo, ha ancora qualche importanza? “L’irredentismo è importante, se interpretato in maniera giusta- osserva l’avvocato-. Il nostro senso nazionale non è legato al ‘sangue e territorio’ come può essere per i tedeschi o per i balcanici. E’ legato alla cultura, alla civiltà, alla lingua. Quanto il senso nazionale è individuato in questi termini- prosegue-, diventa perfettamente confrontabile, pacificamente, col senso nazionale di altri. Noi non abbiamo bisogno di nemici di nessun genere. Siamo patrioti pienamente disponibili a collaborare con i patrioti di altre nazionalità, sloveni, croati o chicchessia. Ecco, in questi termini- conclude Sardos Albertini- l’irredentismo è riproponibile, perché non è contro nessuno: è a favore”.
(Mil/ Dire)