(VIDEO) Vaccino, Regione FVG: “Sanitari no-vax, alcune decine i sospesi”
“In questa regione, a differenza di quello che accade nel sistema scolastico, vediamo delle distanze ancora significative sulle quali dobbiamo continuare a lavorare, e dobbiamo assumere tutte quelle misure che provvedimenti vigenti impongono, a partire dalla sospensione e da tutte le misure che tutti quanti ormai conosciamo bene”. Sono infatti già alcune decine in Friuli Venezia Giulia i sanitari, cosiddetti no-vax, che sono stati sospesi dalle Aziende sanitarie e che hanno tempo fino a fine anno per vaccinarsi, spiega il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
“La partita è molto complessa- prosegue- vediamo che c’è una reazione muscolare anche dal punto di vista giuridico agli atti di sospensione da parte delle Aziende sanitarie. Tutto questo non sarebbe possibile se la nostra campagna vaccinale avesse risultati completamente diversi”. E se le sospensioni si stanno ‘riversando’ in ricorsi al Tar, lasciano tuttavia nella sanità la necessità di rimpiazzare il personale allontanato.
“La disponibilità delle competenze purtroppo è limitata- spiega Riccardi- bisogna fare una forte accelerazione rispetto alle attività formative perché, quando si riesce a conseguire una laurea o un diploma, il giorno dopo non si è pronti a fare questo lavoro. Ci vogliono anni di formazione, di lavoro sul campo- aggiunge- su questo il sistema nazionale è in grande ritardo, e questo ritardo va colmato con gli sforzi, le difficoltà e le tensioni che tutti quanti conosciamo, che determina poi i profili di rischio, di attesa, con i quali oggi purtroppo dobbiamo avere a che fare. Viviamo rispetto allo scorso anno con un contagio che è sicuramente più elevato di diverse volte. E’ un contagio che si presenta con caratteristiche molto diverse, che ha una domanda ospedaliera ancora limitata, e tutti speriamo che resti così perché godiamo del beneficio del vaccino”.
“E’ evidente che la pressione ospedaliera dipende e sarà inversamente proporzionale a quella che sarà la campagna vaccinale, sulla quale stiamo scontando ancora alcuni punti in meno rispetto ad altre regioni italiane- osserva Riccardi- noi stiamo continuando a investire in questo, e questo davanti anche ai grandi appuntamenti che ci saranno nei prossimi giorni, l’avvio delle scuole e tutte le altre misure che stiamo cercando di condividere con le Regioni italiane e con il governo”. In questo momento, aggiunge il vicegovernatore, è difficile capire quanto è lontano il picco epidemico.
“I modelli guardano ad un contagio che potrebbe avere un innalzamento se la campagna vaccinale non dovesse raggiungere quei risultati che tutti quanti auspichiamo- ammonisce Riccardi- in questa regione dobbiamo vaccinare almeno cento mila persone in più. Vediamo la risposta importante dei giovani, ma vediamo come la fascia centrale dell’età -30, 40, 50- abbia ancora una certa diffidenza ad aderire alla campagna”, conclude.
(Mil/ Dire)