(VIDEO) Vaccino, Rezza su calo fisiologico campagna vaccinazione, sperimentazione under12 e terza dose

“La campagna vaccinale, che due mesi fa ha raggiunto il suo punto più elevato con oltre 500.000 somministrazioni al giorno, in questo momento sta registrando una lieve flessione, con meno dosi somministrate al giorno. Si tratta comunque di un qualcosa di fisiologico e ora dobbiamo andare a ‘pescare’ tra coloro che sono ancora esitanti. E’ comunque importante che ci sia un’adesione alta fra i giovani”. Lo ha sottolineato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, nel corso della conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale Covid-19 della cabina di regia.

Rezza ha poi aggiunto che “la variante delta è quella che corre di più, è quella maggiormente trasmissibile. Ormai, più che predominante, la delta è quasi l’unica variante che in questo momento sta circolando nel nostro Paese e in gran parte d’Europa. Quindi, è importante vaccinare i più giovani, sia per proteggere loro stessi che per far sì che l’infezione circoli di meno. Ad oggi il vaccino anti Covid-19 disponibile è in fase di sperimentazione anche nelle fasce di età inferiore ai 12 anni, ma attualmente è autorizzato dai 12 anni in su. Questa adesione in età scolastica è importante proprio perché tra pochi giorni c’è la riapertura delle scuole ed avere a disposizione un elemento di sicurezza in più oltre alle misure del distanziamento e dell’uso delle mascherine, è estremamente importante”.

“Nelle prossime ore sarà emanata una circolare del ministero della Salute per dare indicazioni preliminari sulla terza dose del vaccino anti Covid-19”, sottolinea Rezza che ha poi spiegato che “possiamo utilizzare una dose aggiuntiva rispetto a quelle che sono state somministrate nella campagna di vaccinazione di massa, dunque nella prima fase, con due approcci diversi: una dose aggiuntiva per completare un ciclo vaccinale primario rivolto alle categorie dei fragili o degli immunocompromessi, o dei veri e propri richiami, quelli che gli anglosassoni definiscono ‘booster’. Questo secondo intento può avvenire considerando che in tutti i vaccini la risposta immunitaria, con il tempo, tende un po’ a diminuire e quindi ha bisogno di essere ripristinata e rafforzata”.

(Fde/ Dire)

 
Aggiornamento 8 settembre 2021 – Periodo di riferimento: 30/8/2021-5/9/2021
 
Si osserva una diminuzione dell’incidenza settimanale a livello nazionale, ma ancora al di sopra della soglia di 50 casi settimanali per 100.000 abitanti. La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici e sui soli casi ospedalizzati è in diminuzione e sotto la soglia epidemica.
 
Si conferma il trend di lieve aumento dei ricoveri ospedalieri associati alla malattia COVID-19.
 
Quasi tutte le Regioni/PPAAA sono classificate a rischio epidemico basso, nessuna Regione/PPAA presenta un rischio epidemico alto.
 
La circolazione della variante delta è prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale.
 
Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.
 
È opportuno continuare a garantire un capillare tracciamento, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini per realizzare il contenimento dei casi; mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti raccomandati per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.
 
 
Punti chiave:
  • Si riporta una analisi dei dati relativi al periodo 30 agosto – 5 settembre 2021. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella seconda metà di agosto.
  • È in diminuzione l’incidenza settimanale a livello nazionale: 64 per 100.000 abitanti (30/08/2021-5/09/2021) vs 74 per 100.000 abitanti (23/08/2021-29/08/2021), dati flusso ISS. L’incidenza rimane al di sopra della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti.
  • Nel periodo 18 – 31 agosto 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,92 (range 0,79 – 1,02), al di sotto della soglia epidemica ed in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Si osserva una diminuzione anche dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,90 (0,86-0,94) al 31/8/2021 vs Rt=1 (0,97-1.04) al 24/8/2021). La elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità (https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-sorveglianza-dati) va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità. Per dettagli sulle modalità di calcolo ed interpretazione dell’Rt riportato si rimanda all’approfondimento disponibile sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità (https://www.iss.it/primo-piano/-/asset_publisher/o4oGR9qmvUz9/content/id/5477037).
  • Il tasso di occupazione in terapia intensiva è ancora in lieve aumento al 6,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute), con il numero di persone ricoverate in aumento da 544 (31/08/2021) a 563 (7/09/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta leggermente al 7,4%. Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 4.252 (31/08/2021) a 4.307 (7/09/2021).
  • 3 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato, secondo il DM del 30 Aprile 2020. Le restanti 18 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio basso.
  • Solo una Regione/PA riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.
  • In diminuzione il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (13.546 vs 15.951 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti diminuisce leggermente (33% vs 34% la scorsa settimana). Cala leggermente anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% vs 44%). Infine, il 23% è stato diagnosticato attraverso attività di screening, dato in aumento rispetto la settimana precedente.
  • La circolazione della variante delta è prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell’Unione Europea ed è associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in altri paesi con alta copertura vaccinale.
  • Una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.
  • È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale.
 
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