Comunali Napoli, De Luca: “M5S voleva mettere cappello su voto. Sono venuti a fare la scampagnata mentre la Raggi…”

“E’ stata una campagna elettorale elettrizzante, entusiasmante, scoppiettante fino alla narcotizzazione”. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta sulla sua pagina Facebook, torna a polemizzare con il Movimento 5 Stelle dopo l’esito delle elezioni comunali a Napoli.

“Mi sono permesso di sfottere un po’ gli amici 5 Stelle perché, in relazione alla vicenda elettorale di Napoli, hanno fatto un tentativo di millantato credito. Hanno cercato – attacca – di mettere il cappello su un risultato elettorale rispetto al quale hanno avuto una funzione non determinante. Nella serata di lunedì sono arrivati in blocco tutti i dirigenti 5 Stelle, a Napoli abbiamo avuto i ristoranti pieni e gli alberghi esauriti. C’erano tutti i dirigenti 5 Stelle. Peccato che questo affollamento non corrispondeva ai numeri”.

“Manfredi – ricorda il governatore – ha vinto con un buon 62%, ma i voti delle liste sono questi: i 5 Stelle sono poco sopra il 9%, il Pd è al 12,2%. C’è un buon 40% di voti che deriva da altre scelte, altre componenti, altre forze politiche e, dunque, è inappropriato tentare di mettere il cappello, non si fa”.

“Sento di dover rendere l’onore delle armi a Virginia Raggi. Avendo polemizzato e ironizzato su di lei, devo dire di averla vista affrontare con determinazione la battaglia, a viso aperto, con una piena assunzione di responsabilità. Averla vista da sola nella serata di lunedì, mentre i 5 Stelle venivano a fare scampagnate a Napoli, mi ha quasi indignato. Virginia Raggi credo meriti l’onore delle armi. Roma – sottolinea – ha bisogno di una svolta radicale. La capitale d’Italia ha bisogno di un governo vero, non di precarietà o di cose improbabili. Io considero l’esperienza amministrativa di Roma un disastro di proporzioni bibliche. La capitale d’Italia è stata messa in ginocchio in questi anni, è sconvolgente. Credo sia stato il più grande disastro amministrativo d’Italia insieme con quello prodotto dall’amministrazione comunale di Napoli in questi dieci anni”.

“Dobbiamo fare un discorso di verità sui 5 Stelle. Dobbiamo avere l’intelligenza di parlare con tutto quel mondo che negli anni scorsi si era rivolto al Movimento 5 Stelle nella speranza di rinnovare l’Italia. Dobbiamo riaccendere quella speranza. Credo che siano maturi i tempi – spiega – per avviare un ragionamento su una grande forza riformista unitaria, partendo da un’operazione verità che deve riguardare tanto i 5 Stelle quanto il Pd”.

(Nac/ Dire)

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