Covid, Brusaferro: “Capire contatti stretti per gestire quarantene. Italia si sta schiarendo”
“Per la scuola si tratta di capire quali siano i contatti stretti. In questo senso c’è un lavoro fatto dai ministeri e dalle Regioni con l’Iss per individuare degli standard applicabili su tutto il territorio” in riferimnto alla gestione della quarantena. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, intervenuto alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale Covid-19 della Cabina di Regia.
Per un rientro della Sicilia in zona bianca “la norma prevede che siano trascorsi 14 giorni con i parametri sotto la soglia della zona gialla. Penso che appena questo tempo sarà trascorso ci saranno provvedimenti. Il quadro europeo mostra che alcune parti dell’Italia si stanno schiarendo, ma altri paesi dell’Europa sono caratterizzati da una forte circolazione del virus. In Italia- ha aggiunto- l’Rt si sta stabilizzando, 0,84, ed anche l’Rt rispetto agli ospedalizzati è sul valore di 0,80. La trasmissibilità, dunque, è sotto la soglia epidemica”. Brusaferro ha poi dichiarato che “nell’ultima settimana, l’età mediana alla diagnosi è pari a 38 anni, quella relativa al primo ricovero è pari a 62 anni, quella relativa all’ingresso in terapia intensiva è pari a 65 anni e l’età mediana al decesso è pari a 79 anni”.
“A livello europeo l’Italia si conferma ancora una volta con una curva fra le più contenute in termini di incidenza”. Brusaferro ha precisato che “questo rende ragione del mix fatto da un forte investimento per la campagna vaccinale e, allo stesso tempo, da un’adozione di attenzione e precauzioni per contrastare con i comportamenti la circolazione del virus. Nelle fasce di età sopra i 20 anni, ma anche tra i 12 e i 19 anni, continua un sostanziale decremento dell’incidenza. Rimane piuttosto stabile quella sotto i 12 anni. La variante delta è dominante, più del 98% dei casi riguarda questa variante”.
Brusaferro ha poi spiegato che “è in decrescita l’occupazione dei posti letto, sia in area medica che in terapia intensiva”, ha concluso.
(Fde/ Dire)