Giornate FAI, tour sotterraneo tra Cesa, Lusciano ed Aversa
Un rientro esuberante e sentito quello del Gruppo FAI di Aversa durante le giornate del 16 e 17 Ottobre del 2021. Una proposta alternativa che ha inteso evidenziare realtà eno-naturalistiche già evidenti, con il fine di proporre una ridefinizione di futuristici itinerari in sintonia con un fare turistico basatosi sulla tradizione orale e sul senso ‘serio’ della scienza. Ipogei e alberate di asprinio hanno rappresentato questa sezione, prendendo esempio da realtà già ben strutturate e vigenti, come quelle della ProLoco di Cesa, relative a figure come Angela Oliva, Alfredo Oliva e Michele Autiero, e quelle di Lusciano con la visita presso la cantina ‘I Borboni’ di Nicola Numeroso.
Non una copia ma una cooperazione tra enti speciali da poter emulare per il naturale amore e interesse per ciò che ci si propone.
E un consequenziale relazionarsi ad un’Aversa sotterranea, forse da rimodulare, dove il sapere universitario ha conferito dignità alla cittadina normanna. Alludiamo, dunque, alla grotta del locale Il Chiostro di Domenico Balato, affianco alle antiche mura della vecchia chiesa di S. Audeno, luogo in cui ebbe i natali Cimarosa; alla Cantina Menale, gestita da Carlo Menale che ha egregiamente concesso la degustazione di vino asprinio e taralli insieme ad una dettagliata illustrazione della sua grotta da parte del Prof. Marco Vigliotti dell’Università Vanvitelli; alla Grotta del Buono, chiamata così dal proprietario Franco Barbato come monito a ricevere tutto ciò che è positivo, grotta magistralmente guidata dal dire della Prof.ssa Daniela Ruberti dell’Universita’ Vanvitelli.
Storia e arte vinicola a braccetto, con un’indicazione precisa delle peculiarità del materiale tufaceo, tipico delle nostre grotte. Una certosina analisi temporale basatasi su differenti substrati a venire, con le sovrastanti aperture a imbuti per ogni grotta, la supervisione di ‘carie’ lungo il materiale tufaceo, e tanto altro ancora. Al contempo, una comparazione con l’ancora ambita arte contadina di viticultori che, salendo sui cosiddetti ‘scalilli’, si apprestano a raccogliere uva da alture di circa 15 metri. Strepitosi scenari naturalistici da stigmatizzare nel tempo. Scene amorose dantesche su Paolo e Francesca sotto le grotte cesane, organizzate dalla Scuola Media ‘Bagno’ presieduta dal dirigente Pietro Corvino. Un itinerario turistico aversano e limitrofo con agricoltura e cultura geologica a confronto.
I vari siti sono stati presieduti dalle instancabili Delegate Gruppo FAI Aversa quali Rosalba Corvino, Ilaria Rita Motti, Anna Grimaldi, Mariella Migliore, Ketty Migliaccio, Rossella Pezone; l’organizzazione precedente ha visto attive anche le delegate Nunzia Orabona e Maria Rosaria Preziosi. Hanno dato il loro supporto di volontarie/i Eva La Canna, Giulia Magliulo e Assunta Rossi.
Il Gruppo FAI di Aversa ringrazia sentitamente l’Amministrazione aversana presieduta dal primo cittadino Alfonso Golia, l’Amministrazione di Cesa diretta dalla fascia tricolore Enzo Guida e l’Amministrazione di Lusciano capitanata dal sindaco Nicola Esposito.
Grande soddisfazione hanno palesato la capo-gruppo FAI di Aversa Maria Giovanna Pezone: “L’enorme entusiasmo che ci ha contraddistinti ci lascia presagire un futuro FAI sempre più roseo. Grazie a tutti coloro che lo hanno concesso”: ed il vice-capogruppo Fortunato Allegro: “Brindiamo alla ripartenza del FAI e all’amore per la bellezza del nostro patrimonio artistico e naturale che dobbiamo tutti noi difendere”.