Marconi e l’accensione Cristo Redentore: va in onda replay del 1931

Sono passati 90 anni dall’inaugurazione del Cristo Redentore di Rio de Janeiro e dalla sua prima accensione a opera di Guglielmo Marconi: un gesto che, provenendo dall’Italia, è diventato l’emblema dell’abbattimento delle distanze e un simbolo di amicizia tra i due Paesi che ancora oggi resiste. A sancire tutto questo saranno i festeggiamenti di compleanno, in contemporanea, da una parte all’altra dell’oceano il prossimo 16 ottobre: non c’è fuso orario che tenga, perchè alle 23.30 ora italiana (18.30 ora del Brasile) si replicherà quanto successo nel 1931. Il Cristo Redentore verrà infatti acceso con i colori della bandiera italiana con un segnale inviato da Roma, sotto gli occhi dei partecipanti locali ma anche degli spettatori italiani. La serata avrà infatti una copertura in diretta su LepidaTv e in collegamento Rai, che potrà essere seguita sia dagli ospiti che parteciperanno all’evento organizzato ad hoc a villa Griffone di Sasso Marconi, sia dai telespettatori a casa. La villa di Pontecchio aprirà le proprie porte il 16 a un numero limitato di persone invitate a causa delle restrizioni anti Covid, le quali potrenno godere, a partire dalle 20.30, anche di un precedente ‘video mapping’ sulla facciata dell’edificio che ripercorre dodici momenti salienti della vita di Guglielmo Marconi. A seguire, lo spettacolo di Giorgio Comaschi ‘L’uomo che ha cambiato il mondo’, ispirato al genio e alle sue innovazioni; la proiezione del cortometraggio ‘La ricerca della luce’ e, ancora, un filmato sulla stazione marconiana di Coltano. Ma questa è solo la parte ‘bolognese’ dei festeggiamenti, perchè altrettanti ce ne saranno a Rio.

Per festeggiare le 90 candeline del Cristo Redentore, subito dopo l’accensione verde bianca e rossa ci sarà la posa del busto di Guglielmo Marconi donata direttamente dal Comune di Sasso e dal suo sindaco, Roberto Parmeggiani: “Verrà messo ai piedi del Cristo, accanto a quelli dell’ingegnere che progettò il monumento, Heitor da Silva Costa, e del cardinale Dom Sebastiao Leme, Vescovo di Rio de Janeiro nel 1931”, aggiunge il primo cittadino, che andrà in Brasile anche per sottoscrivere il ‘Patto di amicizia’ tra il suo territorio e il santuario. Ma il 16 ottobre è solo il cuore intorno al quale ruotano una serie di eventi facenti parte dei cosiddetti ‘Marconi days’: si inizia lunedì, l’11, e si arriva fino a domenica 17. Il primo giorno si apre la mostra ‘Marconi nel mondo’, a cura del circolo Filatelico Marconi in collaborazione con Fondazione Marconi e Museo della Comunicazione ‘Mille voci mille suoni’ di Bologna. Allestita nelle sale di Villa Davia, la mostra ripercorre la vita e l’opera di Marconi attraverso la filatelia e un allestimento che comprende cimeli marconiani, pezzi della collezione Pelagali e riproduzioni funzionanti di apparecchiature marconiane. E poi due spettacoli diretti da Tita Ruggeri e Davide Puccetti ispirati alla vita di Marconi: ‘Guglielmo scendi giù’ (martedì 12) e ‘Senza fili’ (giovedì 14). Nulla sarebbe stato possibile senza la collaborazione tra Giovanni Emanuele Corazza, presidente della fondazione Guglielmo Marconi, Paolo Miraglia Del Giudice, console italiano a Rio de Janeiro, e Padre Omar Raposo, rettore del santuario del Cristo Redentor, che hanno inviato i loro messaggi fin qui: “Sarà il mondo migliore per festeggiare un legame iniziato con un semplice gesto”.

(Fen/ Dire)

Redazione

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