P.A., Brunetta-Messa: intesa per formazione dipendenti pubblici

Potenziare al massimo la formazione, l’aggiornamento professionale e lo sviluppo di competenze dei dipendenti pubblici, attraverso collaborazioni e specifiche convenzioni con le Università. È questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato oggi a Palazzo Vidoni tra la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta.

“Questo Protocollo- ha sottolineato il ministro Brunetta- riguarda l’intero ciclo di vita dei dipendenti pubblici, a partire dai neo-assunti con contratti di apprendistato. Daremo a tutti la possibilità di laurearsi, frequentare master e corsi di perfezionamento a condizioni speciali e agevolate, seguire programmi di studio e di lavoro all’estero. L’intesa, che segue la valorizzazione dei dottorati nei nuovi reclutamenti della Pa che passeranno dal portale InPa, ci offre subito la possibilità di firmare convenzioni con grandi Università. Per la formazione e lo sviluppo del personale pubblico il Piano nazionale di ripresa e resilienza mette a disposizione quasi un miliardo. Lavoro perché si attivi un circolo virtuoso: chi più si forma, più viene pagato, più fa carriera. È la chiave per un salto di qualità della Pubblica amministrazione”.

“Riportare al centro e investire nelle competenze è un punto chiave per il rilancio dell’intero Paese”, ha affermato la ministra Messa. “In questo cambio di passo il forte coinvolgimento dell’intero sistema universitario è fondamentale, proprio perché è un suo diritto e un suo dovere formare coloro che dovranno gestire importanti trasformazioni e transizioni. Questo Protocollo è molto importante, soprattutto perché dà un concreto segnale di come si vogliano valorizzare le competenze, anche guardando al grande lavoro che ci aspetta per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza in un mondo pubblico sempre più complesso”.

Il Protocollo definisce una cornice istituzionale, condivisa tra i due ministri, in vista dei futuri accordi operativi con primarie Università ed enti di ricerca su tutto il territorio nazionale per accrescere il livello di formazione e aggiornamento professionale del personale delle amministrazioni pubbliche, come leva indispensabile per migliorare la qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese e per garantire l’efficiente attuazione del Pnrr. Il Protocollo promuove: – misure per favorire l’iscrizione dei dipendenti pubblici a corsi di laurea, anche magistrali; – valorizzazione delle esperienze di dottorato nelle amministrazioni; – elaborazione di programmi di ricerca coerenti con gli interessi specifici di singole amministrazioni; – individuazione di percorsi formativi per l’orientamento professionale; – individuazione di percorsi per il conseguimento dei titoli di studio di interesse; – partecipazione a master di primo e secondo livello, sempre nella logica della formazione permanente e di contenuti didattici rispondenti allo sviluppo delle tematiche di interesse delle amministrazioni di appartenenza; – attuazione di misure in materia di contratti di apprendistato di alta formazione e promozione della formazione nell’ambito dei contratti a tempo determinato.

Apposite clausole prevedono la collaborazione tra i ministri anche per la promozione e la conoscenza, da parte dei cittadini e delle imprese, delle finalità e dei contenuti del Pnrr, anche attraverso eventi periodici di coinvolgimento delle Università (dottorandi, assegnisti, ricercatori). Il ministro per la Pubblica amministrazione e il Dipartimento della Funzione pubblica potranno avvalersi della collaborazione della Scuola Nazionale dell’Amministrazione e di Formez Pa. L’attuazione e il monitoraggio degli interventi saranno affidati a un Comitato che vedrà anche la partecipazione della Crui.

(Lum/ Dire)

Redazione

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