La vecchia Alitalia rinasce come Ita Airways: addio allo storico logo
“Oggi non nasce ‘una’ compagnia aerea italiana, oggi nasce ‘la’ compagnia aerea italiana”. Fabio Lazzerini, amministratore delegato di ITA– Italia trasporto aereo, lo dice nell’evento online di presentazione di ITA, ITA.Bornin2021. Di compagnia aerea italiana “ne avete vista sempre una, con forme diverse”, dice Lazzerini, ma “noi ci vogliamo meritare di essere la compagnia aerea italiana, non per censo e non per storia”, e “oggi è l’epifania di ITA“.
Il nuovo nome di ITA sarà ‘ITA Airways’ (il nuovo sito sarà ita-airways.com), acquisito ieri per 90 milioni, sarà valorizzato, perché nome logo e brand fanno la sintesi dell azienda. Ciò detto nasciamo completamente nuovi. Il marchio Alitalia lo accompagneremo per un po’ di tempo per poi lanciare il nostro – aggiunge l’ad -. L’acquisto del brand Alitalia è stato deciso per non disperdere l’identità, il brand doveva rimanere in Italia, in questi giorni tutto sarà Alitalia, su aerei, divise e banchi aeroportuali, ma per quanto riguarda ‘ITA Airways’ gli spot avranno questo nome, un nome che che guarda avanti”.
“I nuovi aerei di ITA Airways, la nuova compagnia che oggi inizia le operazioni, tutti Airbus, “consumano il 20-25% in meno”, con “quindi 20-25% in meno di emissioni di CO2”. Riccardo Privitera, direttore delle operazioni di volo ITA, lo dice nell’evento online di presentazione di ITA, ITA.Bornin2021. Si tratta di un consumo di “790mila tonnellate di carburante in meno nell’arco di piano” e “il 25% in meno di consumi vuol dire la seconda voce di costo dell’azienda che si riduce”.
“Nella neonata Ita-Airways abbiamo già avuto ingerenze politiche, tutte respinte, perché non ritengo di dover avere nessun obbligo verso nessuno, tranne i miei azionisti”. Alfredo Altavilla, presidente Ita-Airways, lo dice nell’evento online di presentazione di Ita, Ita.Bornin2021.
“L’unica cosa a cui si deve puntare -, dice Altavilla-, è dimostrare ai contribuenti italiani, che sono gli azionisti, che saremo attenti al loro capitale. I soldi del marchio servivano a tenere in vita la gestione commissariale, per dare gli stipendi a chi non viene a lavorare in ITA. Ciò detto, “nella mia testa ITA-Airways c’è sempre stato” ma si è verificato “non solo il desiderio ma la necessità di acquistare il brand Alitalia”, spiega Atavilla. Questo perché “il marchio Alitalia non poteva appartenere a nessun altro che alla nuova compagnia di questo paese”, sottolinea il presidente ITA-Airways, un marchio, quello Alitalia, che “si porta dietro la storia delle persone che volevamo rispettare e fare evolvere” e “per questo abbiamo scelto gli stessi colori e c’è il richiamo del marchio a quello originale Alitalia. Quello delle alleanze di Ita, anzi di Ita-Airways, è un processo cui cominceremo a lavorare dalla settimana prossima in maniera determinata, è importante chiuderlo entro il 2022 con partner che ci daranno più vantaggio – sottolinea Altavilla -. Per la scelta del partner sono assolutamente agnostico e guardiamo in ogni direzione dovunque ci sia capacita di creare valore per Ita-Airways. Però per ora non si svelerà altro sulle partnership, perché le alleanze si fanno in maniera molto riservata e confidenziale. Una compagnia di bandiera per un paese che ha una vocazione turistica come la nostra non è una possibilità ma un obbligo. Esiste una domanda di viaggio sia nel nostro paese che dal resto del mondo verso il nostro paese che le low cost non riescono a soddisfare- spiega Altavilla- né per il comfort a bordo né per le connessioni, e nemmeno per il value for money, perché come si dice in inglese ‘if pay peanuts you got monkeys'”. Abbiamo acquistato l’asset aviation a un euro” da Alitalia. C’è una grossa differenza tra il concetto di valore e quello di prezzo- spiega ALtavilla- Nessuno pensa che gli asset valessero un euro ma il prezzo giusto era quello” e ciò “in funzione dei costi che dovevamo sostenere per mettere questi asset in condizione di poter volare in modo efficiente sin dal primo giorno”.
(Ran/Dire)