(VIDEO) GKN, Rsu – Collettivo Fabbrica: “Rumor su compratori ci fanno male”

“Stanno venendo fuori rumor su un possibile compratore” della Gkn. “A noi i rumor non piacciono: se ci sono notizie certe vanno date, ma prendiamo atto che tutte le volte che nelle altre vertenze è saltato fuori un compratore questo è arrivato, ha fatto annusare la possibilità di aprire non si sa che cosa e poi se n’è andato dopo aver fatto perdere tempo a tutti. Non vogliamo questo”. Lo spiega ai giornalisti Dario Salvetti, membro della Rsu aziendale e del Collettivo di fabbrica, al termine del tavolo organizzato a Campi Bisenzio con la società e la Fiom. Un incontro che, secondo gli accordi interni, l’azienda deve fare anche con la sola Rsu.

E su questo punto Salvetti è netto: “Devono incontrarci in azienda, è lì il luogo deputato” dice, lanciando il guanto di sfida. Così mentre la Fiom pretende dalla società il ritiro della procedura di liquidazione aziendale, l’Rsu si rivolge al governo: “Il tema è che non sta sfruttando questo tempo” concesso dal Tribunale di Firenze, che nei giorni scorsi ha stoppato i licenziamenti collettivi. Lo Stato, chiede Salvetti, “può permettere quello che sta accedendo a Campi Bisenzio? In assenza di chiarezza quello che deve fare lo Stato, la politica e noi è farli restare qua per continuare a tenere aperto lo stabilimento”.

In tutto questo, la società che vi ha detto oggi? “Non ci hanno detto nulla, come sempre”. Anzi, “invito il mondo dell’informazione a concentrarsi in tutto quello che è focale in questa vicenda, cioè il tema delle delocalizzazioni”. Lo dice e Salvetti entra subito nel tecnico: “L’azienda è stata chiusa venerdì 9 luglio” ma “i pezzi montanti lunedì mattina sulle linee della Sevel e di Melfi, da dove venivano? Perché, ed è un’ipotesi, o provenivano da un magazzino esterno dove sono stati stipati, e a quel punto abbiamo lavorato ‘a magazzino’, cioè a perdita e quindi i dati economici dell’azienda sono falsati, oppure lunedì mattina erano già pronti dei pezzi in arrivo da altre consociate Gkn”.

Pezzi, sottolinea, “che devono passare da un processo di omologazione. E siccome ci sono dei contratti legati a questi pezzi, abbiamo chiesto se questi contratti fossero ancora in essere, o se siano stati ceduti e quando. Mi pare di capire, se non ho interpretato male, che il liquidatore Ghezzi, ex direttore, abbia negato di sapere da vengano questi pezzi e anche che ci fossero contratti, quando sulla relazione di bilancio della società si legge, ‘la società sottoscrive con i clienti strategici e specifici accordi pluriennali per la fornitura di componenti’. Si segnala che storicamente la società presenta una concentrazione del fatturato nei confronti di un numero limitato di clienti. A fronte di tale rischio, la società ha intrapreso un processo di diversificazione del portafoglio dei prodotti”.

Nella stessa relazione “si legge che c’era liquidità, tranquillità e che addirittura il rimbalzo nel 2021 sarebbe stato migliore. Di fatto oggi ci vengono a dire che Gkn Firenze deve chiudere per le previsioni del 2025. Quindi dalla sera alla mattina hanno deciso di chiudere uno stabilimento basandosi di previsioni sul 2025”. E questo agli operai non torna.

(Dig/ Dire)

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Redazione

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