(VIDEO) Internet, Scorza: “miglior difesa dati è cultura privacy”

La tutela dei dati sensibili nel web “è un work in progress continuo e credo che l’educazione e la cultura della privacy sia l’unica arma vincente, quella capace di fare la differenza”. Lo spiega Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali, impegnato oggi nel panel organizzato da Traent durante l’Internet Festival di Pisa, manifestazione di cui la startup è partner.

“Solo un pubblico di utenti in possesso di una cultura generale sul valore dei dati, può in qualche modo difendersi davanti a una serie di attacchi ‘trasparenti’, difficili da percepire come tali. Perché la realtà è che noi oggi viviamo immersi in un contesto nel quale paghiamo servizi spogliandoci di dati”. Quindi, sottolinea, “per quanto ci si possa sforzare per garantire tutele e protezioni dall’esterno, è l’autodifesa, la consapevolezza del rischio che può fare la differenza”.

Il blackout di WhatsApp, Facebook e Instagram “sicuramente racconta al mondo che viviamo in una dimensione da colonia digitale: i servizi di un solo gruppo di società si spengono per sei ore e il mondo va in crisi. Abbiamo visto governi costretti ad andare su Twitter per dire ai loro cittadini di star calmi, quasi si stesse parlando di acqua, luce, del gas o della rete viaria”. In questo senso sul fronte della sicurezza “c’è tantissimo lavoro da fare e l’esistenza di oligopoli dei dati è una parte del problema – sottolinea Scorza a proposito del crash delle tre piattaforme -. La sicurezza è sempre un’ambizione, purtroppo o per fortuna nella stagione tecnologica in cui viviamo”.

(Dig/ Dire)

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Redazione

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