Whirlpool, De Luca: “Grave scelta azienda. Ora evitare licenziamenti”

“La scelta grave operata dai vertici aziendali di concludere la procedura di licenziamento collettivo con un mancato accordo, nel mentre le parti sociali e le istituzioni vagliavano un concreto progetto di reindustrializzazione, appare del tutto inspiegabile e chiama le istituzioni tutte a sostenere con forza le opportunità pur presenti di reinsediamento produttivo nel sito di Napoli”. Così una nota del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca diramata al termine di un incontro tra l’assessore al Lavoro della Regione Campania, Antonio Marchiello, e una delegazione delle organizzazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori di Whirlpool .

“È nostra intenzione – ha aggiunto De Luca – sostenere le azioni del governo che in queste ore sta valutando, con il supporto di Invitalia, la praticabilità di una cessione del ramo d’azienda, auspicando che metta in campo tutte le misure nella sua disponibilità affinché Whirlpool partecipi e consenta che tale percorso arrivi a una conclusione positiva senza avviare alcun licenziamento. Si auspica, altresì, che vengano al più presto resi pubblici la compagine sociale e i piani industriali attualmente al vaglio del Mise”. Durante l’incontro a palazzo Santa Lucia le organizzazioni sindacali hanno chiesto l’impegno della Regione affinché per i lavoratori Whirlpool venga garantita la continuità occupazionale, evitando i licenziamenti.

L’assessore ha ringraziato i sindacati e i lavoratori “anche per il clima collaborativo e finalizzato alla ricerca di soluzioni che hanno contribuito a creare, sottolineando – si legge nella nota di Santa Lucia – il senso di responsabilità che hanno tenuto durante tutta quest’annosa vertenza”. Ha, inoltre, espresso la solidarietà incondizionata della Regione alle organizzazioni e ai lavoratori per l’epilogo negativo della procedura di licenziamento, chiusasi purtroppo, con un mancato accordo. È stato quindi rimarcato ai sindacati “l’impegno dell’amministrazione regionale a continuare a seguire attivamente gli sviluppi e le opportunità di reindustrializzazione, necessaria nel sito produttivo di Napoli, vigilando che l’insediamento industriale sia dello stesso livello se non superiore rispetto a Whirlpool. La Regione è, infatti, costantemente in contatto con il Mise – scrive la Regione – che, insieme a Invitalia, sta vagliando in queste ore le condizioni per rendere concreto l’obiettivo della cessione del ramo d’azienda e consentire una ricollocazione non traumatica di tutti i lavoratori Whirlpool”.

Presidio dei lavoratori della Whirlpool di Napoli questa mattina a palazzo Santa Lucia, sede della giunta regionale della Campania. Una delegazione di sindacalisti e della Rsu dello stabilimento di via Argine ha incontrato l’assessore regionale alle Attività produttive Antonio Marchiello il quale “ha assunto l’impegno – riferiscono Fim, Fiom e Uilm – di costruire un fronte istituzionale a supporto della vertenza nei confronti del governo nazionale, al quale verranno chieste garanzie sull’affidabilità del nascente consorzio. L’assessore ha confermato l’impegno della Regione Campania anche sui percorsi formativi rispetto ai progetti di riconversione. Sarà diramato un comunicato di sostegno firmato anche dal presidente Vincenzo De Luca”.

“Rischiamo di perdere un’altra realtà importante per il territorio – spinge Vincenzo Accurso, lavoratore Whirlpool e Rsu Uilm – e anche la Regione deve farsi ascoltare ai tavoli. La fiducia nei confronti del governo è stata ormai messa in discussione, più di una volta due ministri non si sono presentati e solo ieri siamo riusciti ad avere il ministro Andrea Orlando al tavolo. Ora però la fiducia non può mancare: solo il governo può trovare una soluzione affinché la nostra vertenza si possa risolvere. Siamo al ventinovesimo mese di lotta e adesso le parole non ci bastano più, vogliamo concretezza. Abbiamo sentito tanti ministri prendere impegni, da Di Maio a Patuanelli, questi due ministri hanno detto di aver fatto tanto, ma noi siamo ancora al giro di boa”.

Accurso ha annunciato che domani lavoratori e sindacati si recheranno nella sede del Comune di Napoli per incontrare il nuovo sindaco Gaetano Manfredi. “Gli chiederemo – ha detto l’operaio – di spingere, di essere parte attiva nella vertenza. Anche le istituzioni della città devono dare una risposta”. Venerdì è invece fissata un’altra udienza del tribunale di Napoli sul ricorso presentato da Fim, Fiom e Uilm contro i licenziamenti. In quell’occasione ci sarà un presidio dei lavoratori davanti al palazzo di Giustizia. Lunedì 25 ottobre è in programma un nuovo tavolo al Mise, in vista del quale, così come ha riferito il segretario generale della Fiom di Napoli, Rosario Rappa, il governo “si è impegnato a fare un provvedimento straordinario, qualora dovesse servire, per poter garantire continuità occupazionale”.

“I lavoratori – ha precisato Rappa – o li assume un consorzio o, con un decreto straordinario, la stessa Invitalia. E questo significa non avere lavoratori licenziati. L’altro passaggio parallelo è l’illustrazione del piano industriale del consorzio per verificare se tutte le cose che ci sono state dette, i carichi di lavoro, l’assunzione di tutti i 320 lavoratori, le prospettive del centro di ricerca e così via, vengono messe su carta. Per noi da un lato c’è continuità occupazionale e dall’altro la garanzia sul futuro che il consorzio deve darci. Se ci saranno queste due cose avremo fatto un passo in avanti significativo. Lo verificheremo lunedì”.

“Domani incontreremo il nuovo sindaco. E’ un altro passaggio importante – ha sottolineato Biagio Trapani, segretario generale della Fim Cisl di Napoli -. Se Manfredi vuole dare seguito a ciò che ha annunciato in campagna elettorale, crediamo che debba sposare i valori di questa vertenza”. “È importante – ha ribadito Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania – andare dalle istituzioni, oggi in Regione Campania, domani al Comune di Napoli, per chiedere di stare insieme ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali. Non possiamo far stravincere la Whirlpool, si va a delineare una soluzione diversa da quella di oggi, ma è necessario che passi senza licenziamenti. Il governo deve capire che su questa vicenda non molliamo”.

 
(Com/Nac/Dire)
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