Covid, Gimbe: “Aumento casi in Italia ma circolazione non è omogenea”
“Il dato oggettivo è che siamo in ascesa nel numero dei casi. Va detto, però, che questa circolazione del virus non è omogenea in tutto il Paese. A Trieste i numeri cominciano a preoccupare, poi ci sono Bolzano e Gorizia. Stanno aumentando anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva. La situazione ospedaliera è, però, sostanzialmente molto tranquilla”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, ospite su ‘Radio Cusano Campus’ della trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti.
Soffermandosi sulla situazione Covid-19 in Italia, Cartabellotta ha precisato che “l’unica regione che rischia di vedere il giallo in tempi non lunghissimi è il Friuli Venezia Giulia, mentre nelle altre regioni la situazione è ampiamente sotto controllo”. Il presidente della Fondazione Gimbe ha poi aggiunto: “Al 15 novembre 2020 avevamo 7 regioni in zona rossa e 9 in zona arancione. Quindi oggi dobbiamo dire grazie ai vaccini per trovarci in questa situazione. Va detto anche che c’è stato un cambio di criteri per i colori delle regioni. Se oggi avessimo gli stessi criteri dell’anno scorso, già diverse regioni sarebbero in zona arancione e altre in zona rossa”.
Cartabellotta ha poi affermato che “nell’ultima settimana il numero di nuovi vaccinati è aumentato: circa 20mila in più rispetto alla settimana precedente. E’ una piccola conquista che va nella giusta direzione. Sulle terzi dosi si procede in maniera non omogenea. Ci sono differenze regionali enormi, con alcune che hanno già raggiunto il 100% per la dose agli immunodepressi mentre altre che, invece, si trovano al di sotto della media nazionale del 50%. Per quanto riguarda la dose booster agli anziani, la copertura nazionale è del 50% e anche qui ci sono notevoli differenze a livello regionale”. Interpellato poi sul tema dei decessi correlabili al vaccino in Italia, Cartabellotta ha informato che “sono 16, la maggior parte dei quali riferiti a persone anziane con patologie multiple. Dobbiamo sempre distinguere il numero di segnalazioni che si basano semplicemente sulla sequenza temporale. Questi decessi vengono poi indagati dall’Aifa e vengono confermati solo quelli correlabili”.
Sull’argomento ‘possibili scenari per i prossimi mesi’ Cartabellotta ha tenuto a precisare: “Abbiamo grandi difficoltà a sviluppare modelli previsionali perché sono tante le dinamiche in gioco. Più aumentano i casi e più aumentano i ricoveri, ovviamente in misura minore rispetto all’era pre-vaccino. Quanto più si utilizzano precauzioni come le mascherine tanto più si riduce la circolazione del virus”. Il numero uno della Fondazione Gimbe ha infine dichiarato: “Quanto più abbiamo una copertura vaccinale elevata, anche con le terze dosi, tanto più si riducono i ricoveri. Certo è che rispetto ad altri Paesi europei siamo messi meglio. Io ho fatto la terza dose l’altro giorno, ho avuto un po’ di dolore al braccio ma sono già operativo: invito tutti a farla”, ha concluso.
(Fde/ Dire)