Forum Giovani Casal di Principe, la protesta: “elezione del coordinatore non inclusiva”
“Il giorno 29 novembre ultimo scorso si è tenuta la prima riunione costitutiva del su citato Forum presso il Comune di Casal di Principe. Erano presenti 19 membri eletti su 21 e per la Amministrazione Comunale era presente l’Assessore al ramo (in foto). Dei due assenti, una giovane eletta aveva giustificato la sua assenza per malattia legata alla quarantena fiduciaria Covid, in quanto contatto diretto di un compagno di classe risultato positivo. La riunione era in prima convocazione e ve ne sarebbe stata un’altra il giorno 30. La eletta assente ha richiesto di poter posticipare alla seconda convocazione gli ordini del giorno o comunque di poter essere presente per vie telematiche. La maggioranza dei presenti ha votato per non accogliere le richieste della suddetta, spalleggiata da chi rappresentava la Amministrazione Comunale; la minoranza dei presenti, in segno di protesta, ha deciso di abbandonare l’aula. Risultato che la prima riunione del Forum si è tenuta alla sola presenza di 11 eletti su 21. Questi i fatti. Ai fatti però bisogna aggiungere qualche breve ma seria considerazione e come da capoverso riprendere i concetti di Opportunità e Convenienze”. Così, in una nota, i consiglieri Imma Caterino, Mariasia Cirillo, Francesco Caterino, Francesca Caterino, Martina Natale, Antonio Gagliardi, Mariapina Schiavone, Maria Ciccarelli, Giancarlo Fichele.
“Il concetto base del Forum Giovani è promozione, aggregazione e partecipazione alla vita politica. Il Forum Giovanile Comunale è un organismo riconosciuto dalle maggiori Istituzioni Europee ed Italiane. Tali rappresentanze, infatti, trovano fonte nella normativa europea e specificamente: Il Libro Bianco Europeo della Gioventù. Al Forum europeo della gioventù fanno parte i consigli nazionali della gioventù e organizzazioni giovanili internazionali non governative. Chi scrive si pone alcune domande: è lapalissiano che in questa prima riunione si sia persa l’opportunità di dare un indirizzo unitario alle scelte del nuovo Forum e ci si domanda quanto la ostinazione possa essere conveniente. Vincere, in politica, non è come vincere una partita di calcio; si combatte e si vince per fare qualcosa, non per il gagliardetto della vittoria, e quel “per” necessita di studio, impegno e dedizione. È da sottolineare però che i giovani possono permettersi di essere inesperti e per questo hanno delle guide, che possono consigliare e tal volta essere mentori; a chi però assume un ruolo pubblico ed in nome di un’intera città il ruolo di Guida, non si può perdonare la dimostrata mancanza di umanità nei confronti di un problema che ha spezzato in due l’economia mondiale e la assoluta mancanza di una visione politica prospettica e futuribile, tale da apparire cieco a ragioni di opportunità sì, ma anche di convenienza personale”.