Maltempo, sindaco non chiude le scuole e viene insultato dagli studenti: lui li denuncia
Insulti social al sindaco e gli studenti finiscono in tribunale. Gaetano Cimmino, fascia tricolore della città del napoletano, denuncia gli alunni e affida agli avvocati del Comune il compito di identificare i profili da cui sono partiti i commenti più pesanti nei suoi confronti.
“Amo i ragazzi, amo il mondo della scuola; adoro i social e la possibilità di comunicare con semplicità, adoro la goliardia e so stare allo scherzo, anche di chi mi prega di chiudere le scuole perché l’indomani è prevista l’interrogazione di italiano, il compito di latino, “perché solo ora ho scoperto che domani c’è Storia e io non so un accidenti e sto studiando Carlo Magno e vi giuro che è una palla al piede”. Sono abituato alla tempesta di appelli che si scatena ogni qual volta è previsto un temporale – dice Cimmino -. Ma c’è una cosa che non tollero, per cui invito i genitori a riflettere seriamente ed a controllare i profili e le attività social dei propri figli: passi anche per il “Tu”, poiché ricordo a tutti che è l’Istituzione a cui ci si rivolge anche su queste piattaforme; ma le offese e gli insulti e la mancanza di educazione sono inammissibili. Per questi motivi, cosa che avevo evitato di fare in passato nonostante gli avvertimenti, ho dato mandato al settore Avvocatura di valutare l’opportunità di denunciare chi ha recato offesa al Sindaco”.
“Si può sempre essere in disaccordo ma il tenore delle critiche, quando provengono soprattutto dai più giovani, deve sempre restare nell’ambito dell’educazione, primo vero fattore di convivenza civile, e l’utilizzo dei social non può essere una scusante. Nel merito, poi, nessuna grave criticità è stata registrata nelle scuole cittadine. Quanto accaduto in alcune zone del centro cittadino ha creato disagi al traffico ed è una questione ascrivibile al funzionamento di pompe di sollevamento non di competenza comunale e per cui mi sono già attivato. Tornando alle scuole, il mio compito non è semplicemente quello di scegliere se aprire o chiudere, di fare testa o croce o di sperare nel miglioramento improvviso del meteo. L’orientamento è quello di non interrompere la regolarità delle lezioni, di dare priorità al diritto allo studio, garantendo ovviamente il massimo grado di sicurezza a tutte le scuole di concerto con i vari Assessorati di competenza e con l’Ufficio Tecnico. Come già detto ieri, stiamo monitorando attentamente la situazione e continueremo a farlo”.